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Startup innovative: requisiti e agevolazioni

05/12/2019

Se l’idea di avviare un’impresa un tempo faceva molta paura, oggi la nascita di nuove realtà imprenditoriali è un fatto ordinario e piuttosto frequente. Il merito è delle agevolazioni, delle semplificazioni burocratiche e di una disciplina creata ad hoc per le startup innovative.

Nella normativa sulle startup innovative, i requisiti per accedere a questa categoria di imprese sono stabiliti con molta chiarezza e rappresentano la porta di accesso a tutte le facilitazioni previste. I vantaggi non riguardano solo la neonata impresa, ma anche gli investitori che supportano il progetto imprenditoriale.

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La definizione di startup innovativa

Si parla di startup già da molti anni per indicare un’impresa appena nata e in crescita, ma l’appellativo “innovativa” è stato utilizzato per la prima volta nella legge 221/2012, attuativa del cosiddetto Decreto Crescita 2.0.

 

Si tratta di un dettaglio importante, perché proprio il fatto di essere innovativa, assicura alla startup una serie di agevolazioni e la possibilità di iscriversi in un’apposita sezione del Registro delle Imprese.

Il carattere innovativo della startup è legato in particolare all’oggetto sociale esclusivo o prevalente, che dev’essere “lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico”.

Questo è un aspetto fondamentale perché una startup sia considerata innovativa, ma è necessario possedere anche altri requisiti:

  • Si deve trattare di una società di capitali con sede in Italia o in un altro Stato dell’Unione Europea;
  • Dev’essere stata costituita da non più di 60 mesi;
  • Dal secondo anno di attività, la produzione annua non deve superare i 5 milioni di euro;
  • Non ha mai distribuito utili;
  • Non dev’essere stata costituita dalla fusione o scissione con un’altra società oppure per cessione d’azienda o di un ramo d’azienda;
  • Il carattere innovativo della startup dev’essere provato da uno di questi 3 fattori:
    • Dalle spese in ricerca e sviluppo che devono rappresentare almeno il 15% del costo o del valore della produzione;
    • Il team dev’essere costituito per un terzo da dottori di ricerca o dottorandi o da laureati da almeno 3 anni che svolgono attività di ricerca. In alternativa i 2/3 dei soci o collaboratori devono possedere una laurea magistrale;
    • Dev’essere titolare, depositaria o licenziataria di un brevetto registrato o di un software registrato presso la SIAE.

Startup innovative: agevolazioni e requisiti d’accesso

Abbiamo visto che quando si costituisce una startup innovativa, i requisiti di accesso alla categoria sono un aspetto determinante per usufruire delle specifiche agevolazioni. Bisogna tenere conto anche che lo status di startup innovativa si conserva solo per 5 anni e trascorso questo periodo, l’impresa normalmente confluisce tra le PMI innovative, che continuano ad avere accesso solo ad alcuni benefici.

Le agevolazioni per le startup innovative hanno inizio già dalla loro costituzione, infatti è previsto un percorso guidato per la redazione dell’atto costitutivo. Inoltre l’imposta di bollo e i diritti di segreteria per l’iscrizione al Registro dell’Imprese, non sono dovuti.

Per l’assunzione del personale è stata elaborata una disciplina ad hoc, che prevede contratti da 6 a 36 mesi, rinnovabili solo una volta per 12 mesi prima dell’assunzione a tempo indeterminato. La retribuzione dei collaboratori, inoltre, può prevedere forme di partecipazione al capitale sociale.

L’accesso al credito è facilitato attraverso vari canali, come il crowdfunding e i Business Angel, e anche mediante l’accesso diretto e gratuito al Fondo Centrale di Garanzia. Gli startupper interessati a percorsi di internazionalizzazione, possono inoltre ricevere assistenza normativa e fiscale da parte dell’Agenzia ICE.

I vantaggi per gli investitori

Le attività commerciali innovative esercitate dalle startup possono diventare una ghiotta opportunità anche per gli investitori, che in genere finanziano e supportano i progetti in cambio di una quota societaria.

Per favorire gli investimenti nelle startup innovative, la Legge di Stabilità 2018 ha previsto anche delle agevolazioni fiscali per chi mette a disposizione i propri capitali. In particolare le persone fisiche hanno diritto ad una detrazione IRPEF del 40%, mentre per le persone giuridiche l’investimento è deducibile per il 40% ai fini IRES.

Per attrarre maggiori investimenti, le agevolazioni sono state potenziate proprio per il 2019. Questi benefici fiscali sono concessi a condizione che l’investimento sia mantenuto per un periodo di almeno 3 anni.

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

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