Cosa sapere sulla disdetta dell’assicurazione

La disdetta dell’assicurazione può sembrare un processo complicato, ma conoscendo le regole giuste diventa molto più semplice di quanto pensi. Scopriamo insieme quando è possibile disdire una polizza assicurativa, quali procedure seguire e come evitare costi inutili, che si tratti di un’assicurazione auto, moto o casa.
Che cos'è la disdetta dell'assicurazione?
La disdetta dell’assicurazione è l’atto formale con cui il contraente comunica all’impresa assicurativa la volontà di interrompere anticipatamente o al termine il contratto assicurativo stipulato. La disdetta può riguardare polizze di diverso tipo: da quelle per la tutela del veicolo – auto e moto – ai contratti per la protezione dell’abitazione.
Un’assicurazione può essere disdetta in qualsiasi momento, ma la disdetta anticipata della polizza può comportare costi extra o penali, in base a quanto stabilito dal contratto: per questo è fondamentale consultare attentamente le Condizioni Generali di Assicurazione (CGA).
Per quali motivi si può disdire l'assicurazione auto e moto?
La polizza RCA (Responsabilità Civile Auto) è obbligatoria per legge e ha una durata standard di 12 mesi, al termine dei quali si può decidere se rinnovarla, modificarla o cambiare compagnia.
Tuttavia, in alcune circostanze è possibile disdire il contratto anche prima della scadenza, purché si rispettino le condizioni previste dalla compagnia assicurativa e si presentino i documenti necessari. Ecco i principali casi in cui è ammessa la disdetta anticipata della polizza:
- Vendita del veicolo: quando si vende l’auto o la moto, è possibile comunicare la cessione del mezzo alla compagnia e chiedere l’interruzione del contratto senza penali. In alternativa, si può trasferire la polizza su un nuovo veicolo. È importante fornire la documentazione relativa alla vendita per poter ottenere anche il rimborso della quota del premio non goduto.
- Furto, incendio o rottamazione: in caso di furto, una volta effettuata la denuncia, è possibile richiedere l’annullamento della polizza per evitare inutili spese o responsabilità su eventuali incidenti causati con il mezzo rubato. Lo stesso vale per incendio o rottamazione: in questi casi si può scegliere se interrompere il contratto o congelare la polizza per trasferirla su un nuovo veicolo, a seconda delle opzioni offerte dalla compagnia.
- Comportamento scorretto della compagnia assicurativa: se l’assicurazione viola gli obblighi contrattuali (ad esempio, per mancata trasparenza sui costi, ritardi nella gestione dei sinistri o comunicazioni scorrette), si può chiedere la disdetta senza penali, presentando eventuali prove del disservizio.
- Decesso del proprietario
- Cambio compagnia assicurativa prima della scadenza: è possibile passare a un’altra compagnia anche prima del termine dei 12 mesi, ma il recesso anticipato può comportare il pagamento di una penale. È quindi consigliabile valutare attentamente tempi e costi dell’operazione. Se invece si attende la naturale scadenza del contratto non è necessaria alcuna comunicazione, e si è liberi di scegliere una nuova assicurazione: il tacito rinnovo, infatti, è stato abolito nel 2013 dalla Legge n. 221/2012, entrata in vigore il 1° gennaio 2013, che ha modificato l’art. 170-bis del Codice delle assicurazioni private. Da allora, tutte le polizze RCA si estinguono automaticamente alla scadenza, senza obbligo di disdetta da parte dell’assicurato.
Disdetta dell’assicurazione per la casa: quando è possibile
Anche per le polizze casa esistono diversi motivi validi per richiedere la disdetta:
- Vendita dell’immobile: quando si vende la casa, è possibile disdire la polizza abitazione senza penali, presentando l’atto di vendita
- Cambio di destinazione d’uso: se l’immobile cambia utilizzo (da abitazione principale a ufficio, ad esempio), si può richiedere la disdetta o la modifica del contratto
- Violazioni contrattuali da parte della compagnia: come per le polizze auto, anche per l’assicurazione casa è possibile recedere in caso di comportamenti scorretti dell’assicuratore
Procedura di disdetta dell'assicurazione
La procedura di disdetta può variare da compagnia a compagnia: in alcuni casi è possibile gestirla in modo rapido tramite area riservata online o contatto telefonico, ma per motivi di tracciabilità e tutela è consigliabile procedere con un atto formale, soprattutto in caso di recesso anticipato.
La via più sicura per comunicare la disdetta è l’invio di una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, che garantisce una tracciabilità certa. Nel documento vanno indicati chiaramente:
- il numero della polizza
- la data di scadenza del contratto
- il motivo della disdetta (es. vendita, furto, cambio compagnia)
- i dati anagrafici dell’intestatario della polizza
Alla comunicazione formale andrà allegata opportuna documentazione. È bene conservare sempre una copia della comunicazione e la ricevuta di ritorno: sono le uniche prove ufficiali della richiesta di recesso e possono rivelarsi cruciali in caso di contestazioni.
Alcune compagnie accettano anche la comunicazione via PEC (Posta Elettronica Certificata), modalità ormai riconosciuta come equivalente alla raccomandata A/R.
Documentazione e tempistiche per l'annullamento della polizza
Per completare correttamente la disdetta di una polizza assicurativa, è spesso necessario presentare specifica documentazione, che varia in base al motivo dell’interruzione. La compagnia assicurativa richiederà, per esempio:
- l’atto di vendita del veicolo, in caso di cessione a terzi
- la denuncia di furto rilasciata dalle autorità, se il mezzo è stato rubato
- il certificato di rottamazione o esportazione, se il veicolo è stato demolito o trasferito all’estero
- il certificato di morte dell’intestatario, se la disdetta avviene per decesso del proprietario
Per quanto riguarda i tempi, l’interruzione della polizza ha effetto generalmente alle ore 24:00 del giorno indicato nella documentazione: per esempio, la data di vendita del veicolo, di presentazione della denuncia di furto o di conferma della demolizione. Alcune compagnie potrebbero effettuare verifiche prima di formalizzare l’interruzione, quindi è utile muoversi con anticipo.
In caso di cessazione anticipata, viene inoltre calcolato l’eventuale rimborso del premio non goduto, al netto di imposte, contributi e costi di gestione. Le modalità e i tempi del rimborso possono variare: in genere l’accredito avviene entro alcune settimane dalla validazione della pratica.
L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.
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