Vai al contenuto principale

Come funzionano gli ETF a leva

25/10/2019

Come funzionano gli ETF a leva? E come si fa a riconoscerli? Gli ETF a leva sono uno strumento finanziario vantaggioso o rischioso per gli investitori? Trova le risposte alle tue domande e scopri di più grazie all’articolo di AdviseOnly!

I mercati finanziari globali sono in continuo movimento e offrono giorno dopo giorno una vasta gamma di strumenti finanziari. Questo se da un lato amplifica la possibilità di scelta per gli investitori, dall’altra può rendere complesse le scelte delle strategie di investimento. Una nuova categoria di ETF si sta facendo strada: gli ETF a leva. In questi strumenti finanziari viene introdotto il concetto di “leva” già presente da tempo negli strumenti finanziari derivati, come i futures e le opzioni.

Tante proposte per costruire il tuo capitale

Come si realizza l’effetto leva

L’obiettivo dei prodotti finanziari a leva è quello di amplificare l’andamento dell’indice o del parametro di riferimento sottostante. Il meccanismo di attuazione della leva finanziaria si basa sull’utilizzo di strumenti derivati (futures e opzioni) e/o di indebitamento che consentono così di aumentare l’esposizione sul mercato del singolo investitore rispetto a quello che viene fisicamente investito.

Questa tipologia di strumento finanziario deve essere maneggiata con molta cura perché se è vero che l’obiettivo è quello di “sollevare” le performance di un investimento è altrettanto vero che il principio della leva non è a senso unico e vale sia in caso di guadagno che di perdita.

La relazione non lineare tra indice e ETF a leva

Se il meccanismo di attuazione della leva a primo impatto può sembrare semplice, in realtà può nascondere qualche insidia; questo perché la relazione tra l’andamento dell’indice e della leva non è così lineare.

Qualche numero per chiarire. Ipotizziamo che il valore dell’indice sia pari a 100 e che anche l’ETF a leva 2 sullo stesso indice abbia un valore pari a 100. Nel primo giorno di negoziazione immaginiamo, per semplicità, che l’indice salga del 5% (a 105) e di conseguenza l’ETF a 110. Nel secondo giorno l’indice ritraccia e torna a 100 (-4,76%); in questo caso l’ETF perde il 9,52% e tocca i 99,52.

Conclusione: se l’indice nei due giorni ha avuto un rendimento complessivo nullo l’ETF ha perso lo 0,5%. Ogni giorno la performance dell’indice di riferimento viene calcolata e, per determinare il valore dell’ETF, moltiplicata per il coefficiente di leva di riferimento. È proprio questo calcolo giornaliero che rende la relazione non lineare.

Come riconoscere gli ETF a leva

Spesso i nomi degli ETF non sono di immediata comprensione. Solitamente gli ETF a leva sono contraddistinti dalla presenza di parole come “2x”, “3x”, “Leveraged” o anche solo “Lev” per indicare la presenza dell’effetto leva e la portata di tale effetto. È buona norma prendere sempre visione del prospetto dello strumento e delle schede informative disponibili prima di effettuare un’operazione di investimento.

Gli ETF a leva sono tipici strumenti finanziari speculativi, utilizzati per lo più dai trader che operano nei mercati finanziari in una logica di breve (e anche brevissimo periodo) con l’obiettivo di sfruttare un particolare momento di un indice o di un mercato.

di AdviseOnly

 

Banco bpm
Tante proposte per costruire il tuo capitale

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

Messaggio pubblicitario a finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali si rinvia ai fogli informativi e/o alla documentazione contrattuale disponibili sul sito www.bancobpm.it e presso le filiali della Banca.