Vai al contenuto principale

Risparmio gestito e amministrato: quali differenze?

12/06/2023

Quando si tratta di navigare tra le diverse modalità di gestione del risparmio, è sempre bene fare molta attenzione e valutare attentamente le opzioni a disposizione. Si sente spesso parlare di risparmio gestito e risparmio amministrato ed erroneamente si tende a pensare che si faccia riferimento alla stessa cosa generando, quindi, confusione. In realtà si tratta di due regimi tra loro diversi le cui differenze sono fondamentali da conoscere in un’ottica di scelta.

Cerchiamo di fare chiarezza e vediamo nel dettaglio come funzionano risparmio gestito e amministrato e quali sono le loro differenze.

Tante proposte per costruire il tuo capitale

Risparmio gestito: cos’è e come funziona

La caratteristica principale e fondamentale del risparmio gestito consiste nel fatto che il risparmiatore affida il proprio capitale in mano a un intermediario (ad esempio un consulente finanziario o una Banca), il quale si occuperà di gestire l’importo con l’obiettivo di ottenere dei profitti. L’intermediario gestirà gli investimenti attraverso vari strumenti finanziari (come ad esempio i Fondi Comuni di Investimento,) congrui al livello di rischio scelto e adatti a soddisfare gli obiettivi prefissati. Il fine ultimo di questa modalità di investimento è, quindi, generare un guadagno per l’investitore.

Risparmio amministrato: cos'è e come funziona

Nel risparmio amministrato l’investitore, pur delegando a un intermediario tutti gli adempimenti fiscali previsti, mantiene il controllo decisionale sui propri investimenti: questo, quindi, lascia all’investitore la possibilità di acquistare o vendere tutti i titoli che desidera senza alcun vincolo decisionale da parte dell’intermediario, al quale spetterà solamente il ruolo di sostituto d’imposta. Questa modalità di investimento, quindi, prevede che gli adempimenti di natura fiscale vengano calcolati sulla base dell’aliquota corrente e versati al fisco direttamente dall’intermediario.

Differenza tra risparmio gestito e risparmio amministrato

La differenza tra risparmio gestito e amministrato consiste principalmente nel ruolo svolto dall’intermediario, che nel primo caso si occupa direttamente degli investimenti e nel secondo, invece, ricopre solamente il ruolo di sostituto d’imposta.

In termini di tassazione, per entrambe le tipologie di risparmio è prevista una tassazione dei redditi attraverso una delega a un intermediario, ma le similitudini terminano qui: in caso di risparmio gestito, le imposte vengono calcolate sul risultato netto maturato dalla gestione, dopo un confronto tra valore iniziale e finale del portafoglio investimenti; nel caso di risparmio amministrato, invece, le imposte vengono calcolate in base alle plusvalenze generate.

Un’altra differenza risiede nella tipologia di strumenti finanziari che vengono scelti per l’investimento: nel caso di risparmio gestito si tende spesso a utilizzare fondi di investimento, ETF (fondi di investimento a gestione passiva) o gestioni patrimoniali; nel risparmio amministrato, invece, gli investimenti sono maggiormente orientati su obbligazioni, titoli di Stato e azioni.

In fase di scelta, quindi, sarà importante valutare con attenzione le proprie competenze e il tipo di investimento che si desidera fare: il risparmio gestito è uno strumento che può essere utilizzato anche da persone che non hanno una conoscenza approfondita in termini di investimenti e in questo caso la delega a una persona esperta in materia, pur non garantendo necessariamente un guadagno certo, mette l’investitore al riparo da scelte azzardate. Il risparmio amministrato, invece, sarà utile per quegli investitori con conoscenza più approfondita della materia e che preferiscono delegare a terzi la gestione della tassazione fiscale derivante  dagli investimenti effettuati.

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

Messaggio pubblicitario a finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali si rinvia ai fogli informativi e/o alla documentazione contrattuale disponibili sul sito www.bancobpm.it e presso le filiali della Banca.

Banco bpm
Tante proposte per costruire il tuo capitale