Come ottenere un prestito personale: informazioni utili

Richiedere un prestito in banca può essere un passo importante per realizzare progetti significativi o fronteggiare imprevisti economici. Ma come funziona un prestito bancario e quali sono i requisiti necessari per ottenerlo? In questo articolo analizziamo gli aspetti principali da considerare prima di richiedere un prestito, i costi legati al finanziamento e le modalità di estinzione, per poter fare una scelta consapevole e informata.
Quando è utile richiedere un prestito alla banca?
Un prestito bancario può essere utile quando si necessita di liquidità per spese non coperte dai risparmi personali. Tra le necessità più frequenti vi sono:
- Acquisto di beni durevoli (auto, elettrodomestici, impianti tecnologici).
- Finanziamento di studi o corsi di formazione, per coprire spese universitarie o professionali.
- Progetti personali o familiari, per esempio un matrimonio o un viaggio.
- Emergenze e spese impreviste, come una riparazione o spese mediche urgenti.
- Consolidamento del debito, per semplificare e ridurre il pagamento di più prestiti.
Le forme di credito al consumo sono diverse e le più diffuse sono senz’altro i prestiti personali e i prestiti finalizzati. Nel primo caso non viene richiesto di giustificare la somma che si va a richiedere, nel secondo caso invece sì.
I requisiti per ottenere un prestito
Per ottenere un qualsiasi finanziamento, sono necessari determinati requisiti che la banca verifica prima di procedere all’erogazione. Ogni istituto di credito ha i propri criteri, ma generalmente tra i principali requisiti per chiedere un prestito in banca ci sono:
- Età: generalmente, si può richiedere un prestito dai 18 e fino ai 70 anni.
- Residenza sul territorio italiano.
- Reddito stabile: è necessario dimostrare di avere una fonte di reddito regolare che garantisca la capacità di restituire l’importo richiesto.
- Affidabilità creditizia: la banca esaminerà la storia creditizia del richiedente per verificare eventuali precedenti di insolvenza o ritardi nei pagamenti.
- Garanzie: alcune banche possono richiedere garanzie aggiuntive, come la presenza di un garante o l’ipoteca su un immobile.
A cosa stare attenti quando si valuta un prestito bancario
L’obiettivo di ogni consumatore è quello di ottenere un prestito (liquidità) senza incappare in fregature e alle migliori condizioni possibili. Perché questo sia possibile, è consigliato:
- Verificare che l’operatore a cui ci si vuole affidare sia iscritto al registro dei mediatori creditizi o agenti in attività finanziaria. Per fare questo controllo è sufficiente collegarsi al sito della Banca d’Italia.
- Richiedere il modulo di informazioni europee di base sul credito ai consumatori (EBIC – SECCI – IEBCC). Il modulo, normalmente, viene rilasciato senza bisogno di fornire dati personali o reddituali.
- Consultare i tassi medi dei prestiti per verificare che non si sconfini nel tasso usuraio. Essi vengono pubblicati ogni 3 mesi dalla Banca d’Italia.
- Richiedere una copia del contratto di prestito bancario o finanziamento prima di firmarla. È un diritto del consumatore averla senza che venga richiesto alcun pagamento. In questo modo si avrà la possibilità di leggere e valutare con calma ogni singolo punto e clausola prima di procedere alla firma definitiva.
- Non vi deve essere obbligo di comprare una polizza collegata al finanziamento. In caso contrario si è liberi di segnalarlo all’Antitrust.
- Valutare eventuale compenso richiesto da un mediatore creditizio, che dev’essere comunicato e messo per iscritto prima della conclusione del contratto, e non pagare mai delle cifre o spese per le pratiche anticipatamente: i rischi che poi non venga erogato il prestito bancario ci sono e tale comportamento è da considerarsi, in ogni caso, illecito e scorretto.
Nella guida completa ai prestiti personali è possibile approfondire l’argomento e scoprire come procedere per la richiesta di un prestito bancario.
I costi di un prestito personale
Quando si valuta un prestito personale, è importante non guardare solo al tasso di interesse, ma anche a tutte le altre voci che vanno a incrementare il costo complessivo del finanziamento. Oltre agli interessi, bisogna considerare le spese accessorie, che possono comprendere commissioni di istruttoria, spese di incasso rate e altre voci legate alla gestione del prestito. Inoltre, in alcuni casi, la banca può richiedere una polizza assicurativa, che serve a tutelarsi da eventi imprevisti e che può aumentare ulteriormente l’importo da restituire.
Gli interessi sono espressi tramite due indicatori principali: il TAN (Tasso Annuo Nominale) e il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). Il TAN rappresenta la percentuale di interesse applicata sul capitale preso in prestito, ma non include altre spese aggiuntive. Il TAEG, invece, fornisce un quadro più completo del costo del prestito, poiché include anche tutte le spese accessorie, come quelle di gestione e le commissioni. Pertanto, mentre il TAN indica il costo puramente legato agli interessi, il TAEG fornisce un’idea più precisa dell’importo complessivo che occorre restituire.
Cosa accade se non si paga o si è in ritardo con una rata del prestito?
I motivi per cui ci si può trovare a pagare una rata in ritardo o a mancarla sono diversi e, in un periodo in cui il mondo del lavoro ha subito diversi alti e bassi, è ancora più difficile far fronte a tutte le spese. È importante sapere però che saltare una rata del prestito personale o non pagarla può comportare diversi problemi.
Onde evitarli, è consigliata, prima di firmare una richiesta di prestito, una lettura accurata delle clausole del contratto e delle norme che regolano il piano di rimborso previsto.
In linea di massima possiamo affermare che di solito un semplice ritardo per causa di forza maggiore, come un bonifico non andato a buon fine o dimenticanza, può portare all’applicazione di interessi di mora. Questi scattano dal giorno successivo alla scadenza della rata e hanno una percentuale che dev’essere indicata nel contratto.
In caso di inadempienza grave, invece, per la quale manca il pagamento di una o più rate, potrebbe essere prevista la revoca del contratto stesso. Il rischio è anche quello di essere segnalati alla Centrale Rischi e trovarsi in difficoltà nel richiedere altri eventuali prestiti futuri. La segnalazione permarrà fino a quando non verrà saldato il proprio debito, senza possibilità di richiedere la cancellazione del proprio nominativo. I termini di cancellazione dalla Centrale Rischi variano a seconda delle rate non pagate e del tempo trascorso prima di aver proceduto al saldo del debito.
In caso di difficoltà di pagamento delle rate del prestito bancario è sempre meglio mettersi in contatto con l’istituto che lo ha erogato e parlarne per trovare la soluzione migliore.
È possibile estinguere un prestito prima della scadenza?
L’estinzione anticipata del prestito bancario è un diritto di legge per chi richiede un prestito personale. È infatti possibile pagare anticipatamente la somma restante del prestito con una commissione pari sino all’1% del capitale rimborsato se la durata residua del finanziamento è superiore a un anno, allo 0,5% se la durata residua è uguale o inferiore ad un anno
Se si ha della liquidità e si desidera estinguere un prestito per evitare di continuare a pagarne gli interessi mese dopo mese, è possibile definire con il proprio istituto bancario modalità e tempistiche per estinguere anticipatamente la cifra restante.
L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.
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L’erogazione del finanziamento è subordinata alla normale istruttoria da parte della banca. Il credito è garantito da un’ipoteca sul diritto di proprietà o su altro diritto reale avente per oggetto un bene immobile residenziale.
Per quanto riguarda i prodotti Ducato ricordiamo che la richiesta di prestito è soggetta ad approvazione di Agos Ducato.
Sul sito www.bancobpm.it e in filiale sono disponibili gratuitamente su richiesta della clientela il modulo “informazioni europee di base sul credito ai consumatori” (S.e.c.c.i.) e la copia del testo contrattuale. La flessibilità può essere esercitata nel rispetto dei limiti contrattualmente previsti, in caso di regolarità dei pagamenti e rimborso tramite addebito diretto in conto corrente SDD.