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Rating ESG: cos'è e come si calcola

25/09/2023

Il Rating ESG è un sistema di valutazione composto da diversi elementi utilizzati nel settore finanziari e finalizzati alla valutazione della sostenibilità degli investimenti di un’impresa, che prende in considerazione, oltre ai semplici risultati economici, fattori quali l’ambiente, l’impegno sociale e la governance. In questo nuovo articolo del nostro blog per le imprese vediamo insieme, nei dettagli, cos’è il rating ESG e come si calcola.

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Rating ESG: significato e definizione

Il rating ESG, acronimo di Environmental, Social e Governance (in italiano, ambiente, società e governance) ingloba una serie di elementi di valutazione di un’impresa che vanno oltre il semplice risultato economico. I criteri che vengono presi in considerazione, quindi, sono parametri slegati dall’ambito strettamente finanziario ma attenti all’impatto sociale e ambientale e alla connessione dell’impresa con il territorio. Questa valutazione pone l’attenzione sul contesto all’interno del quale operano le imprese e in particolar modo sulla loro responsabilità sociale assumendo, quindi, un ruolo importante anche per l’ottenimento di finanziamenti.

Il rating ESG viene elaborato da agenzie specializzate nel vaglio di dati sulla sostenibilità dell’attività delle imprese, dati che vengono raccolti da fonti sia interne alle aziende stesse che esterne: un’azienda verrà quindi valutata sulla base sia dei dati che decide di divulgare, sia delle informazioni pubbliche fornite da associazioni di categoria, ONG o altri enti esterni. Vediamo ora nel dettaglio come viene calcolato il rating ESG e quali sono i parametri che vengono presi in considerazione.

Come si calcola il rating ESG?

Per il calcolo del rating ESG ci sono due modalità differenti: la prima si basa su un approccio quantitativo in base alle informazioni, richieste dagli standard internazionali, che l’impresa decide di rendere pubbliche. La seconda modalità, invece, si basa su un approccio qualitativo, attraverso il quale i dati vengono elaborati tramite questionari esterni valutati successivamente secondo diverse metodologie.

Con il primo approccio, quello quantitativo, è previsto che sia l’impresa stessa a fornire un’autodichiarazione, e questo comporta il rischio concreto di avere dei dati incompleti o finalizzati all’ottenimento di un rating positivo; al contrario il secondo approccio, quello qualitativo, prende in considerazione dati di diversa provenienza, spesso elaborati da agenzie o enti estranei all’azienda, e riesce, quindi, a fornire una valutazione dei parametri di sostenibilità imparziale e reale.

Indicatori ESG: quali sono?

Il rating ESG, per definizione, prende di mira i tre fattori che ne compongono il nome e che permettono a un’azienda di avere una migliore posizione sul mercato contribuendo a migliorare il suo impatto complessivo. Nello specifico il rating di sostenibilità prende in considerazione questi indicatori:

 

  • Ambientale: questo parametro considera le politiche aziendali rivolte all’efficienza energetica di un’azienda, alla riduzione dell’emissione di anidride carbonica, con particolare attenzione verso lo spreco di risorse naturali e l’inquinamento. Un’azienda con un ritmo di innovazione elevato, che ha richiesto finanziamenti green, che consuma meno e in modo più efficiente e che si impegna a ridurre le emissioni, avrà un rating più positivo;
  • Sociale: questo parametro prende in considerazione la politica aziendale consapevole della qualità dell’ambiente di lavoro, della sua attenzione alle politiche sociali, alla diversità e all’inclusione e alla mancanza di discriminazioni all’interno dell’ambito lavorativo; Questo parametro tiene anche conto della sicurezza sul posto di lavoro e della responsabilità sociale dell’azienda in ottica globale, su tutta la catena di fornitura, considerando anche le relazioni sindacali, e in generale al rispetto dei diritti umani.
  • Governance: quest’ultimo parametro pone l’attenzione sulla dimensione interna dell’azienda e sulla composizione del suo Consiglio di Amministrazione. I fattori che contribuiranno a un rating più elevato sono la presenza di consiglieri aziendali indipendenti, un piano di retribuzione del CdA con obiettivi legati alla sostenibilità e a policy comportamentali focalizzate sugli aspetti etici, e compliance rivolte ai vertici dell’azienda.

 

In conclusione, un’azienda che punta a ottenere un rating elevato, dovrà necessariamente lavorare a fondo e puntare al miglioramento su più fronti, da quelli legati all’impatto ambientale a quelli connessi alle attività interne e al proprio personale, tenendo sotto controllo anche la composizione dei propri organi amministrativi e la loro indipendenza.

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

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