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Robo advisor: cosa sono, quale scegliere e vantaggi

robo advisor
28/07/2025

In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale entra con forza in ogni ambito della nostra vita quotidiana, anche il mondo degli investimenti sta vivendo una rivoluzione silenziosa ma dirompente: quella dei robo advisor. Si tratta di piattaforme digitali che offrono consulenza finanziaria automatizzata, combinando algoritmi avanzati e dati storici per costruire, gestire e riequilibrare portafogli d’investimento in base al profilo di rischio dell’utente.

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Cos'è un robo advisor?

Il termine robo advisor unisce le parole robot e advisor e indica un servizio digitale che fornisce consulenza finanziaria in maniera automatizzata, senza l’intervento diretto di un consulente umano. In parole semplici, il robo advisor analizza le risposte dell’utente a un questionario (che rileva conoscenza ed esperienza, obiettivi di investimento, tolleranza al rischio, orizzonte temporale) e propone una strategia d’investimento personalizzata, spesso basata su portafogli composti da ETF (exchange traded fund), strumenti a basso costo e ben diversificati, fondi comuni di investimento o altre tipologie di asset.

Un robo advisor offre il servizio in modo trasparente e con costi generalmente inferiori rispetto ai servizi di consulenza tradizionali, presenta requisiti minimi di investimento e si basa su app e siti dall’interfaccia intuitiva e semplici da usare. Tutte queste caratteristiche lo rendono accessibile anche a chi ha capitali limitati o poca esperienza del mercato finanzairio.

Come funziona?

Il funzionamento di un robo advisor si articola in poche semplici fasi:

  • Compilazione di un questionario iniziale per valutare il profilo di rischio, gli obiettivi finanziari e l’orizzonte temporale dell’investitore.
  • Allocazione del capitale in un portafoglio diversificato.
  • Monitoraggio continuo e ribilanciamento automatico del portafoglio in base all’andamento dei mercati e agli obiettivi prefissati.

I principali tipi di robo advisor

I robo advisor non sono tutti uguali. È possibile distinguere tre categorie principali, in base alla strategia adottata e al grado di intervento umano: vediamole nel dettaglio.

 

Robo advisor attivi

I robo advisor attivi adottano un approccio dinamico alla gestione del portafoglio, intervenendo in modo frequente per cogliere le opportunità offerte dai cambiamenti del mercato. Combinano l’analisi di dati macroeconomici e andamenti finanziari con algoritmi evoluti, aggiornando la composizione del portafoglio in base a scenari in continua evoluzione.

L’obiettivo è ottenere rendimenti superiori rispetto al mercato attraverso strategie dinamiche, come il market timing o la selezione attiva degli asset. I robo advisor attivi possono offrire rendimenti più elevati, ma comportano costi maggiori e un rischio operativo più elevato.

Robo advisor passivi

I robo advisor passivi si basano su una filosofia d’investimento più prudente e strutturata. Costruiscono portafogli ampiamente diversificati, spesso composti da ETF (exchange traded fund), con l’obiettivo di replicare l’andamento di specifici indici di mercato piuttosto che tentare di superarli.

Una volta definita la strategia iniziale, il portafoglio viene mantenuto nel tempo con minimi interventi, effettuando solo occasionali ribilanciamenti per garantire coerenza con il profilo di rischio stabilito. Questo approccio comporta costi di gestione contenuti e offre una maggiore stabilità nel medio/lungo periodo

Robo advisor ibridi

Infine, i robo advisor ibridi uniscono i vantaggi della tecnologia con la presenza di un supporto umano. L’algoritmo elabora la proposta d’investimento, ma l’investitore può confrontarsi anche con un consulente in carne e ossa. Questa formula è sempre più apprezzata da chi cerca un approccio più personalizzato senza rinunciare all’efficienza dell’automazione.

Vantaggi e svantaggi

Ecco una sintesi dei principali vantaggi e svantaggi dei robo advisor, utile per orientarsi nella scelta:

Vantaggi Svantaggi
Costi inferiori rispetto ai consulenti tradizionali Personalizzazione limitata rispetto a un consulente umano
Accessibilità anche con piccoli capitali Rischio di eccessiva standardizzazione
Ribilanciamento automatico del portafoglio Assenza di supporto emotivo nei momenti critici di mercato
Trasparenza nelle strategie e nei costi Dipendenza dall’algoritmo e dai dati in ingresso
Adatti a investitori con esperienza finanziaria limitata Non sempre adatti a patrimoni complessi

Gli aspetti da considerare nella scelta di un robo advisor

Prima di scegliere un robo advisor, è importante valutare alcuni fattori chiave:

  • Costi di gestione: è opportuno confrontare le commissioni applicate (di solito tra lo 0,25% e lo 0,7% annuo).
  • Tipologia di asset: assicurarsi che il portafoglio sia composto da strumenti diversificati e trasparenti, ad esempio come ETF globali.
  • Interfaccia e usabilità: la piattaforma deve essere intuitiva e facile da usare, anche da mobile.
  • Supporto al cliente: verificare se è previsto un servizio clienti e in quali modalità.
  • Personalizzazione: valutare il livello di adattabilità alle proprie esigenze e obiettivi.
  • Orizzonte temporale: considerare se la strategia proposta si adatta ai propri piani di investimento nel medio-lungo periodo.
  • Affidabilità del provider: è bene scegliere robo advisor offerti da banche, assicurazioni o fintech solide e regolamentate.

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

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