Malware: cosa sono e come proteggersi

In un contesto digitale sempre più interconnesso, i malware rappresentano una minaccia concreta tanto per le aziende quanto per i privati. I dispositivi personali, come smartphone e computer, così come le infrastrutture aziendali, custodiscono informazioni sensibili, dati finanziari, documenti riservati e processi critici.
La sicurezza informatica non riguarda solo le grandi aziende o le istituzioni. Ogni utente, nella propria quotidianità, può diventare bersaglio di malware, con conseguenze che vanno dalla semplice perdita di dati alla compromissione della propria identità digitale.
Proteggere questi asset con soluzioni anti-malware efficaci non è solo una scelta prudente, ma una vera e propria necessità per tutelare la sicurezza, la continuità e la reputazione digitale.
Che cos'è un malware?
- Il termine “malware” è l’abbreviazione di “malicious software” e indica qualsiasi tipo di software progettato per causare danni a un sistema informatico o compromettere la sicurezza dei dati dell’utente. Si tratta di una delle principali minacce digitali, in grado di infettare dispositivi, sottrarre informazioni riservate, rallentare o bloccare il funzionamento dei sistemi, fino a provocare gravi danni economici o alla privacy degli utenti.
Il malware può colpire indistintamente utenti privati, aziende e istituzioni, e può diffondersi in vari modi: tramite email di phishing, download da siti non sicuri, applicazioni contraffatte, chiavette USB infette o vulnerabilità nei software non aggiornati.
Le principali tipologie di malware
- Conoscere le diverse forme che può assumere un malware è il primo passo per prevenirne l’infezione. Ecco le principali categorie:
- Virus: si replicano all’interno del sistema, infettando altri file e compromettendo il funzionamento del dispositivo. Sono tra le minacce più comuni e riconoscibili.
- Worm: si diffondono autonomamente da un sistema all’altro sfruttando le connessioni di rete, senza la necessità di interazione da parte dell’utente.
- Trojan (o Cavalli di Troia): si presentano come programmi legittimi o utili, ma una volta installati permettono l’accesso non autorizzato al dispositivo da parte di terzi.
- Spyware: operano in modo silenzioso, registrando le attività dell’utente (come i tasti digitati o i siti visitati) per raccogliere dati personali, spesso a fini fraudolenti.
- Adware: mostrano annunci pubblicitari indesiderati e possono rallentare il dispositivo. In alcuni casi, possono anche fungere da veicolo per altri malware.
- Ransomware: criptano i dati dell’utente o bloccano l’accesso al dispositivo, richiedendo il pagamento di un riscatto per ripristinare la situazione originale.
- Rootkit: nascondono la presenza di altri malware e consentono il controllo remoto del dispositivo da parte di un soggetto terzo, spesso senza che l’utente se ne accorga.
- Bot: trasformano il dispositivo infettato in parte di una rete (botnet) che può essere utilizzata per attacchi informatici su larga scala, come lo spam o gli attacchi DDoS.
Come avviene un’infezione da malware
- Le modalità di infezione sono molteplici e in costante evoluzione. Tra le più diffuse troviamo:
- L’apertura di allegati o link sospetti contenuti in email di phishing o messaggi fraudolenti.
- Il download di file da fonti non verificate, come siti web non ufficiali o peer-to-peer.
- L’installazione di applicazioni non sicure, soprattutto al di fuori degli store ufficiali.
- La navigazione su siti compromessi o la visualizzazione di pubblicità infette (malvertising).
- L’utilizzo di supporti fisici contaminati, come chiavette USB sconosciute.
- La presenza di vulnerabilità nei sistemi operativi o nei software non aggiornati.
Perché la protezione anti-malware è fondamentale
Un buon software anti-malware rappresenta una barriera fondamentale contro queste minacce. La sua funzione principale è individuare, bloccare e rimuovere ogni tipo di codice malevolo prima che possa compromettere l’integrità del sistema o la riservatezza dei dati.
I benefici di una protezione efficace sono molteplici:
- Prevenzione dell’accesso non autorizzato ai dati personali, bancari o aziendali.
- Protezione in tempo reale contro nuove minacce emergenti.
- Rimozione automatica dei malware già presenti sul dispositivo.
- Monitoraggio costante delle attività sospette.
- Riduzione del rischio di danni economici e reputazionali in caso di attacco.
È importante ricordare che nessun sistema è invulnerabile, ma dotarsi degli strumenti giusti può fare la differenza tra un semplice tentativo di attacco e una compromissione effettiva.
Buone pratiche per prevenire le infezioni da malware
Oltre a utilizzare un software anti-malware affidabile e costantemente aggiornato, è fondamentale adottare comportamenti prudenti e consapevoli:
- Aggiorna regolarmente il sistema operativo e tutte le applicazioni installate.
- Installa solo app da fonti ufficiali, come Google Play Store o Apple App Store.
- Controlla sempre le autorizzazioni richieste dalle app prima di concederle.
- Evita di cliccare su link o allegati sospetti provenienti da mittenti sconosciuti.
- Utilizza password complesse e diverse per ogni servizio, possibilmente gestite da un password manager.
- Evita l’utilizzo di reti Wi-Fi pubbliche non protette per operazioni sensibili (come l’home banking).
- Effettua backup periodici dei dati, in modo da poterli recuperare in caso di attacco.
L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.
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