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Alta velocità, mobilità urbana e trasporti intelligenti: cosa significherà spostarsi in modo sostenibile

27/06/2022

Una mobilità sicura, capillare e veloce è requisito imprescindibile per lo sviluppo economico di un Paese. Nel primo decennio degli anni 2000, l’Italia si è focalizzata sull’alta velocità ferroviaria, con l’obiettivo di creare una “metropolitana d’Italia”, così come veniva definita nel linguaggio politico. Ad oggi, nel nostro Paese, sono in esercizio 16.832 km di linee ferroviarie, di cui circa 1.467 km ad alta velocità, ossia dove i treni possono viaggiare a più di 250 km/h.* La crescita della rete AV ha cambiato l’economia, riducendo i tempi di viaggio e favorendo il movimento di professionisti e turisti.

Non stupisce, dunque, come la missione 3  del PNRR sia dedicata alla mobilità, declinata in ottica smart e a basso impatto ambientale, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza degli spostamenti, inclusi delle merci, per rispondere alle mutate esigenze dell’economia in un mercato mondiale in frenata.

La crisi del villaggio globale

La pandemia ha colpito duramente il commercio: nel 2020, gli interscambi mondiali sono calati del 25%, con un valore in discesa da 6.000 a 4.500 mld $. Risultato negativo lontano dal crollo dovuto alla crisi dei subprime: nel 2009, il valore degli scambi globali era calato da 5.000 a 3.000 mld $, segnando -40% in un anno.**

Numeri frutto non solo degli shock di domanda e offerta ma anche di una crescente reticenza nei confronti della globalizzazione e della manifesta svolta autarchica di Pechino, programmata nel lungo periodo. Uno scenario che impone nuove sfide all’Italia, la cui bilancia commerciale è stata in attivo ininterrottamente dal 2012 al 2021***, chiamata a dar vita a nuove forme di mobilità sostenibile.

Alta velocità e trasporti intelligenti

Il PNRR  pone come obiettivo la creazione entro 5 anni di ferrovie, porti e aeroporti più moderni e a basso impatto ambientale. Il Piano dedica alla missione 25,4 mld €, pari al 13,26% dell’importo totale. Il focus principale sarà sulla rete ferroviaria, con investimenti di potenziamento nelle consolidate strutture del Nord e l’estensione dell’Alta Velocità alle realtà del Sud finora escluse.

Ai collegamenti ferroviari del Nord saranno destinati 8,57 mld € per potenziare i servizi di trasporto secondo una logica intermodale, ossia integrando varie modalità – stradale, navale, ferroviaria- in una sola soluzione logistica, e stabilire connessioni efficaci con i porti. Saranno realizzati 180 km di linea ad alta velocità sulle tratte Brescia – Verona – Vicenza, Liguria – Alpi e Verona – Brennero. Obiettivo: aumentare il traffico su rotaia e garantire il commercio transfrontaliero, anche in caso di interferenze.

Alla rete del Sud, invece, saranno destinati 4,64 mld € per realizzare 274 km di linea ad alta velocità sulle tratte Napoli – Bari, Salerno – Reggio Calabria, Palermo – Catania. Obiettivo: ridurre i tempi di percorrenza e aumentare le capacità di trasporto su rotaia. Gli interventi saranno integrati con i sistemi di trasporto regionali, che resteranno centrali per la domanda di mobilità locale.

Alle cosiddette “connessioni diagonali”, ossia fra parte orientale e occidentale del Paese, il PNRR dedica 1,58 mld €, con l’obiettivo di potenziare il trasporto ferroviario dall’Adriatico e dallo Ionio al Tirreno, aumentando velocità, frequenza e capacità dei convogli.

Mobilità sostenibile per la città

Così come i treni hanno un ruolo primario per le merci, la mobilità urbana è centrale per la vita quotidiana di milioni di italiani. Il PNRR prevede di accelerare l’attuazione del Piano Strategico Nazionale per la Mobilità Sostenibile, investendo 3,639 mld € per l’acquisto di autobus a basse emissioni, treni elettrici, veicoli ibridi e altri interventi per abbassare l’impatto ambientale del trasporto pubblico.

Nello specifico, la PA italiana acquisterà circa 3.000 autobus con funzionalità digitali, 50 nuovi treni e 100 carrozze a propulsione elettrica e a idrogeno, 3.600 veicoli antincendio elettrici e a biometano per il rinnovamento del parco mezzi dei Vigili del Fuoco e 200 veicoli ibridi per il trasporto negli aeroporti. Verranno installati, inoltre, 875 punti di ricarica su tutto il territorio.

La mobilità innovativa diventa quindi volàno per la crescita del Paese ma basterà a colmare il gap economico fra le due metà del Paese?

Contenuti editoriali a cura di ClassCnbc

*Rfi – La rete oggi – aggiornato al 31 dicembre 2021

**CPB Netherlands Bureau for Economic Policy Analysis (standard internazionale)

*** Coeweb – Istat

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

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