Fintech: cos’è e cosa sapere sulla tecnofinanza

30/06/2025
Negli ultimi dieci anni, il mondo della finanza ha vissuto un’evoluzione senza precedenti. Complice la trasformazione digitale, sono nate nuove realtà capaci di offrire servizi più agili, accessibili e personalizzati rispetto agli operatori tradizionali. Tra queste, un ruolo da protagonista è ricoperto dalla fintech, un settore in crescita esponenziale che sta rivoluzionando il rapporto tra utenti e servizi finanziari.
Cos'è la fintech?
Il termine fintech nasce dalla contrazione di financial technology e indica l’insieme delle innovazioni tecnologiche applicate ai servizi finanziari. Una definizione semplice, ma che racchiude una profonda rivoluzione: quella della digitalizzazione della finanza.
Dalla gestione del risparmio ai pagamenti digitali, dai prestiti istantanei al crowdfunding, la tecnofinanza sta trasformando il modo in cui persone e imprese accedono al denaro, lo gestiscono e lo investono. Se in un primo momento le piattaforme fintech si sono concentrate su soluzioni alternative ai servizi bancari tradizionali, negli ultimi anni — soprattutto a seguito della PSD2 e dell’open banking — si è assistito a una vera e propria integrazione con il sistema finanziario esistente.
Il boom della fintech ha avuto una forte accelerazione con il periodo pandemico. Oggi la tendenza è in costante crescita, alimentata dall’adozione di tecnologie come intelligenza artificiale, blockchain e machine learning.
Gli obiettivi delle imprese fintech
Alla base delle imprese fintech c’è la volontà di rendere i servizi finanziari più accessibili, veloci e personalizzati. Le aziende di tecnofinanza puntano a risolvere in modo innovativo i problemi legati ai processi bancari tradizionali, spesso lenti o costosi, offrendo soluzioni automatizzate, digitali e user-friendly.
Le piattaforme fintech si rivolgono tanto ai consumatori quanto alle imprese, con l’obiettivo di colmare gap di efficienza: automatizzano procedure complesse come la concessione del credito o la verifica dell’identità, riducono i costi operativi grazie a infrastrutture cloud e si basano su modelli di business agili, spesso orientati al mobile-first.
La tecnologia fintech si traduce per l’utente in app intuitive accessibili da smartphone, tablet o PC, basate su API, servizi web e applicazioni mobili.
Che vantaggi offre la fintech alle imprese?
L’adozione di soluzioni fintech rappresenta un’opportunità concreta per le imprese che vogliono crescere, innovare e ottimizzare i propri processi. Le piattaforme fintech permettono di automatizzare attività operative ripetitive, velocizzare le operazioni e offrire ai clienti un accesso continuo ai servizi, anche tramite app mobili disponibili 24/7.
Le nuove tecnologie consentono anche di ridurre drasticamente il time-to-market: grazie alla presenza di soluzioni già pronte sviluppate da startup specializzate, è possibile rispondere rapidamente alle mutevoli esigenze del mercato senza ricorrere a costose infrastrutture interne.
Sul fronte della fidelizzazione, la tecnofinanza permette di offrire esperienze digitali intuitive e personalizzate: un vantaggio competitivo che rafforza la relazione con i clienti e ne aumenta la soddisfazione.
Infine, grazie alla fintech le imprese possono sfruttare i dati raccolti per analizzare comportamenti, anticipare bisogni e costruire strategie mirate, migliorando reattività e personalizzazione dell’offerta.
Le tipologie di prodotti e servizi fintech
La tecnofinanza copre un ventaglio sempre più ampio di prodotti e servizi, che spaziano dal retail banking alla gestione patrimoniale, dal trading online alla sicurezza informatica.
Tra i principali servizi fintech troviamo:
- piattaforme di digital lending, che consentono prestiti peer-to-peer o prestiti aziendali con approvazioni rapide e tassi competitivi;
- servizi di pagamento elettronico, sia B2B che B2C, inclusi wallet digitali e POS evoluti;
- robo advisor per la consulenza finanziaria automatizzata e la gestione di portafogli ETF;
- insurtech, ovvero soluzioni digitali per la sottoscrizione e la gestione di polizze assicurative;
- strumenti di regtech (contrazione di “regulatory technology”) per la compliance normativa, l’antiriciclaggio e l’identificazione biometrica.
Esempi di utilizzo della tecnofinanza
Le aree di utilizzo della tecnofinanza comprendono molteplici settori:
- Pagamenti digitali: soluzioni come Apple Pay, Satispay o SumUp semplificano le transazioni, soprattutto per piccoli esercenti e liberi professionisti.
- Prestiti online: piattaforme fintech come October forniscono accesso al credito in tempi rapidi, anche a soggetti solitamente esclusi dai canali bancari tradizionali.
- Investimenti digitali: app e piattaforme permettono di investire in ETF con pochi clic, anche grazie all’uso di algoritmi automatizzati.
- Personal finance: strumenti per la gestione del budget personale, categorizzazione della spesa e pianificazione del risparmio.
- Assicurazioni digitali: startup insurtech offrono polizze modulabili e gestibili interamente online.
- Blockchain e smart contract: l’uso della Blockchain garantisce trasparenza, sicurezza e tracciabilità, con applicazioni che vanno dai pagamenti internazionali ai contratti digitali auto-eseguibili.
- Cybersecurity e antifrode: strumenti avanzati di protezione dei dati, biometrici e AI-driven, per tutelare utenti e aziende dalle minacce informatiche.
La fintech è ormai una componente strutturale della finanza: ha il merito di rendere tanti servizi più accessibili, efficienti e vicini alle esigenze di utenti e imprese. Guardando al futuro, tutto lascia pensare che la tecnofinanza continuerà a evolversi, aprendo la strada ad applicazioni e modelli sempre nuovi, destinati a ridefinire ancora una volta il nostro rapporto con il denaro.
L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.
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