Frodi digitali: attenzione alle applicazioni di controllo remoto

Negli ultimi anni, lo scenario delle frodi digitali si è arricchito di una minaccia subdola e in rapida espansione: le applicazioni di controllo remoto installate inconsapevolmente dagli utenti. Si tratta di una tecnica particolarmente insidiosa, perché spesso parte da un contatto apparentemente rassicurante, con toni professionali e richieste plausibili.
Il meccanismo è ormai tristemente rodato: un soggetto si presenta come operatore bancario, tecnico informatico o consulente finanziario e invita la vittima a scaricare un’applicazione di supporto o assistenza. In realtà, quell’app consente l’accesso da remoto al dispositivo: una porta spalancata sul proprio mondo digitale, con tutto ciò che ne consegue.
Come funziona la truffa
L’applicazione – tra le più usate dai truffatori figurano nomi noti come AnyDesk, TeamViewer, QuickSupport o Ultraviewer – viene proposta come uno strumento necessario per “verificare anomalie sul conto” o “risolvere problemi tecnici”. Ma il vero obiettivo è diverso: acquisire il pieno controllo del dispositivo della vittima.
Una volta installata, infatti, l’app permette al malintenzionato di:
- Accedere all’home banking;
- Disporre bonifici o altre operazioni finanziarie;
- Intercettare codici OTP, SMS o notifiche;
- Manipolare il browser per nascondere operazioni sospette;
- In alcuni casi, disattivare le notifiche di sicurezza o alterare le impostazioni del dispositivo.
Il risultato? Il truffatore agisce indisturbato, mentre la vittima crede di essere assistita da un professionista.
Come proteggerti: segnali da riconoscere e buone pratiche
La prevenzione, in questi casi, è la migliore alleata. Prestare attenzione ai segnali di rischio può fare la differenza. Ecco cosa tenere a mente:
- Diffida sempre di chi – anche se molto cortese e convincente – ti chiede di installare app di controllo remoto. Nessuna banca o operatore affidabile lo farà mai.
- Ricorda: Banco BPM non richiede mai l’installazione di software di accesso remoto, né tramite SMS, e-mail o telefonate.
- Non condividere mai dati sensibili, come password, codici OTP o PIN, nemmeno se chi li chiede sembra conoscere informazioni personali.
- Non installare app tramite link ricevuti: utilizza solo gli store ufficiali come Google Play Store o Apple App Store, e scarica esclusivamente le app ufficiali della tua Banca.
- Leggi sempre con attenzione ogni messaggio ricevuto via SMS o e-mail: errori grammaticali, urgenze sospette o link accorciati possono essere campanelli d’allarme.
- In caso di dubbi, contatta la tua banca attraverso i canali ufficiali. Meglio una verifica in più che una frode subita.
Un piccolo dubbio può salvare i tuoi risparmi
Molti utenti, col senno di poi, raccontano di aver avuto un momento di incertezza, una richiesta che “suonava strana”, una voce un po’ troppo insistente. Quel dubbio iniziale è spesso il primo e più importante segnale d’allarme.
In un’epoca in cui la tecnologia semplifica la nostra vita ma espone anche a nuovi rischi, la consapevolezza è il primo strumento di difesa. Fidarsi è importante, ma verificare – soprattutto quando si tratta di proteggere i propri risparmi – è indispensabile.
L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.
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