Truffa del falso acquisto, cos’è e come proteggersi

La truffa del falso acquisto, in cui il frodatore induce la vittima a recarsi al bancomat per ricevere un presunto pagamento, è un raggiro insidioso che sfrutta la disinformazione e l’urgenza emotiva. L’obiettivo del truffatore è far compiere alla vittima un’operazione bancaria (prelievo, pagamento o trasferimento di denaro) facendole credere di ricevere un pagamento, quando in realtà sta perdendo i propri soldi. Ecco come si sviluppa questa frode:
Come avviene la truffa del falso acquisto?
1. Contatto iniziale
Il truffatore contatta la vittima tramite email, telefonata, SMS o social media, fingendosi un acquirente interessato a un oggetto messo in vendita dalla vittima (es. un’auto, un mobile o un elettrodomestico). A volte si spaccia anche per un cliente di un negozio online.
2. Proposta d’acquisto e pagamento
Per rendere credibile la truffa, il malintenzionato si mostra estremamente interessato all’acquisto e propone un pagamento immediato tramite bonifico, PayPal o altri metodi elettronici. In alcuni casi, finge di essere un cliente aziendale e dichiara che il pagamento è già stato autorizzato, chiedendo alla vittima di completare la transazione.
3. Invito a recarsi al bancomat
A un certo punto, il truffatore organizza una chiamata con la vittima e la invita a recarsi presso uno sportello ATM (spesso di Poste Italiane) per “ricevere il pagamento”. Una volta davanti al bancomat, chiede di inserire la carta e il PIN, e di digitare una serie di numeri che, a insaputa della vittima, attivano la funzione di ricarica di una carta prepagata intestata al truffatore.
Se la vittima esita, il malintenzionato può simulare problemi tecnici e suggerire di ripetere l’operazione, riuscendo così a effettuare più trasferimenti di denaro a proprio favore.
4. Pressione psicologica e urgenza
Il truffatore insiste sull’urgenza della situazione, facendo leva sulla paura che la vittima possa perdere l’opportunità di vendita. Talvolta utilizza minacce velate o suggerisce di mantenere riservata la transazione per evitare presunti problemi burocratici.
5. Sparizione del truffatore
Una volta completata la transazione, il truffatore svanisce nel nulla. Solo a quel punto la vittima si rende conto che il pagamento non è mai avvenuto e che il denaro è stato trasferito al malintenzionato. Se ha condiviso dati bancari, questi potrebbero essere utilizzati per ulteriori frodi.
I rischi per la vittima
- Perdita di denaro: La vittima effettua un pagamento o una ricarica senza accorgersene.
- Furto di dati personali: I truffatori possono usare le informazioni bancarie ottenute per sottrarre ulteriori fondi.
- Danno psicologico: La vittima può provare vergogna e frustrazione per essere caduta nella trappola.
Come difendersi?
- Non recarti mai al bancomat su richiesta di uno sconosciuto.
- Diffida da chi propone metodi di pagamento insoliti o frettolosi.
- Verifica sempre le transazioni accedendo direttamente al tuo home banking.
- Non condividere dati bancari o personali con chiunque.
- In caso di dubbio, contatta la tua banca ai numeri ufficiali.
Proteggi il tuo denaro e aiuta a diffondere queste informazioni per evitare che altri cadano in questa trappola!
L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.
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