Bonifico istantaneo: le novità introdotte nel 2025

Nel corso del 2025 sono entrate in vigore importanti modifiche che cambiano il modo in cui vengono eseguiti e ricevuti i bonifici istantanei. Con il regolamento UE 886/2024 del 13 marzo 2024, adottato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea, sono stati introdotti nuovi obblighi per banche e prestatori di servizi di pagamento (PSP), con l’obiettivo di aumentare la diffusione dei bonifici istantanei in euro, potenziandone sicurezza e utilizzo.
Obiettivo della normativa
L’intento è di incentivare la diffusione all’interno dell’area SEPA(*) dei bonifici istantanei. L’introduzione di tali novità è prevista in maniera graduale, con una prima fase avviata il 9 gennaio 2025.
Bonifici istantanei: casa è cambiato dal 9 gennaio 2025
- Abilitazione alla ricezione dei bonifici istantanei
Tutti i conti di pagamento che ricevono bonifici ordinari, offerti dalle banche situate in uno Stato membro della UE la cui moneta è l’Euro, devono poter ricevere anche bonifici istantanei. - Parità di commissioni
Le commissioni applicate ai bonifici istantanei in euro non devono essere superiori rispetto a quelle previste per le operazioni di bonifico ordinario in relazione al canale dispositivo utilizzato (es. sportello, web, app).
Le novità sui bonifici istantanei a partire dal 9 ottobre 2025
La seconda fase dell’entrata in vigore delle misure europee introduce nuovi obblighi, a partire dal 9 ottobre 2025. In particolare, le banche dell’area SEPA che offrono ai propri clienti i bonifici ordinari in euro, dovranno garantire per tutti i conti di pagamento anche il servizio di invio di bonifici istantanei. Tale obbligo prevede l’estensione di tale funzionalità:
- a tutti i canali dispositivi già abilitati per l’invio di bonifici ordinari quali filiali, piattaforme di Home/Remote Banking, app, phone banking;
- a tutte le tipologie di bonifico ordinario come ad esempio bonifico fiscale, ricorrente, multiplo “da distinta” (cosiddetto “Bulk”);
- anche in modalità “futura” con l’esecuzione in una data specifica;
- con la possibilità per il cliente di fissare l’importo massimo trasferibile.
Verifica del beneficiario (VOP): cos’è e come funziona
Dal 9 ottobre 2025 tutti i PSP che offrono il bonifico ordinario e istantaneo dovranno garantire gratuitamente la “verifica del beneficiario” (cosiddetta VOP – Verification of Payee) che, prima dell’autorizzazione del pagamento, controlla la corrispondenza dei dati del beneficiario inseriti dall’ordinante (IBAN e nominativo/ragione sociale) con quanto presente nell’archivio del PSP destinatario della disposizione.
Il cliente, dopo essere stato informato dell’esito della verifica, può comunque disporre il bonifico. Nel caso della mancata o parziale corrispondenza tra l’IBAN e il nominativo del beneficiario indicati, si esonera la banca dalla responsabilità di un eventuale pagamento errato.
È importante che il cliente sia consapevole dell’esito della verifica e che autorizzando il pagamento in caso di quasi o mancata corrispondenza, oppure verifica non disponibile potrebbe comportare il trasferimento di somme su un conto di pagamento non detenuto dal beneficiario indicato.
Per ridurre le segnalazioni di incongruenze, è consigliabile evitare l’utilizzo di abbreviazioni o sigle nel nominativo beneficiario. Inoltre, i clienti non classificati come “Consumatori” possono rinunciare alla verifica VOP per i bonifici multipli inviati tramite distinta.
Caratteristiche del bonifico istantaneo
- Tempo massimo di esecuzione fissato in 10 secondi: l’importo è disponibile sul conto del beneficiario entro pochi secondi dalla conferma dell’esecuzione del bonifico.
- Disponibilità h24, 7 giorni su 7: è possibile eseguire bonifici istantanei dai canali telematici anche nelle giornate festive.
- Personalizzazione delle soglie di utilizzo: in base al canale dispositivo, il cliente può stabilire i massimali del bonifico istantaneo giornaliero o per singola transazione.
- Non revocabilità: una volta disposto non può essere modificato o annullato.
Per ulteriori informazioni consulta l’infografica realizzata da ABI.
(*) Appartengono all’Area SEPA:
- tutti i paesi membri dell’Unione Europea, inclusi quelli che non hanno adottato l’euro come moneta nazionale;
- i paesi dello Spazio Economico Europeo (SEE), cioè Islanda, Liechtenstein e Norvegia
- altri paesi che hanno scelto autonomamente di far parte della SEPA, cioè Albania, Andorra, Città del Vaticano, Macedonia del Nord, Moldavia, Principato di Monaco, Montenegro, Regno Unito, San Marino e Svizzera
L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.
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