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Chi fa da garante può richiedere un mutuo?

15/05/2020

Può capitare che un amico o un familiare ci chieda di diventare garanti del suo mutuo, magari perché altrimenti non avrebbe abbastanza garanzie per ottenere l’approvazione del finanziamento.

Se noi stessi stiamo valutando la possibilità di richiedere un mutuo ipotecario in futuro, sorge spontanea una domanda: “Accettando di diventare garante, rischio di compromettere l’approvazione di un mutuo intestato a me stesso in futuro?”.

Per rispondere a questa domanda non basta un semplice sì o un no: la risposta è un pochino più articolata. Nell’articolo di oggi vogliamo fare chiarezza proprio su questo.

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La posizione del garante che richiede un mutuo

Prima di rispondere è importante avere ben chiaro quale sia il ruolo del garante in un mutuo ipotecario.

Il garante è una persona che si propone di intervenire nel pagamento delle rate, nel caso in cui il mutuatario non riuscisse ad onorare il suo debito. È vero che in un mutuo ipotecario la garanzia principale per la banca è costituita dall’immobile ipotecato; per piccole somme o per leggeri ritardi, però, è spesso più conveniente rivolgersi al garante che avviare una procedura di riscatto dell’ipoteca.

Se il garante si reca in banca per richiedere un mutuo in prima persona, l’istituto di credito non può fare a meno di considerare la sua posizione; di fatto per la banca esiste un rischio aggiuntivo.

Qualora il garante dovesse essere chiamato a rispondere di un mancato pagamento, infatti, la sua posizione finanziaria potrebbe diventare meno solida di quella attuale; questo potrebbe compromettere la sua capacità di pagare le rate del proprio mutuo.

Allo stesso tempo, però, non si può nemmeno considerare la posizione del garante come se lui stesso avesse un mutuo in corso: in partenza non è possibile sapere se, quando e per quali importi sarà chiamato a rispondere della sua posizione di garante.

Per questo la sua è una situazione delicata, che la banca andrà a studiare in base al singolo caso.

Quali sono le condizioni per ottenere l’approvazione?

Per ottenere l’approvazione di un mutuo a suo nome, il garante dovrà dimostrare una solida posizione finanziaria e patrimoniale che possa convincere l’istituto di credito.

Come sempre, il primo elemento che viene tenuto in considerazione è il rapporto tra la rata e il reddito. Se il richiedente ha un reddito elevato, che gli permetterebbe di onorare facilmente sia il ruolo di mutuatario che quello di garante, non ci sono motivi per rifiutare l’approvazione del mutuo.

I problemi possono nascere nei casi limite, il rapporto tra il debito e le garanzie diventa meno favorevole. In questi casi è comunque possibile che la banca decida di approvare il mutuo, ma non esiste una risposta universale: a discrezione del singolo istituto di credito, la richiesta potrà essere accolta come respinta.

Dobbiamo ricordarci, infatti, che non è possibile dare priorità al ruolo di mutuatario rispetto a quello di garante. Il fatto di avere un mutuo in corso non ci rende meno obbligati verso il ruolo di garanti.

Prima di accettare di ricoprire questo ruolo, dunque, è sempre meglio chiedersi cosa si ha in programma per il futuro. Se si ha intenzione di richiedere un mutuo a propria volta, a meno che non si disponga di un reddito particolarmente elevato, questo incarico potrebbe essere una limitazione.

La possibilità del cambio di garante

Talvolta la cosa migliore da fare, per eliminare il problema alla radice, è quella di non ricoprire più il ruolo di garante. In questo modo avremo tutta la libertà di richiedere un mutuo senza dover tenere conto di questo fattore.

Tuttavia non è una soluzione così semplice da mettere in atto:

  • In alcuni casi è possibile che non si trovi un altro garante, il che ci impone di continuare a ricoprire il nostro incarico;
  • In altri casi possono esserci vincoli contrattuali che rendono complesso il cambiamento del garante.

Alcuni contratti di mutuo prevedono espressamente che il garante possa essere sostituito. In questi casi, se si riesce a trovare un altro garante, è possibile risolvere il problema con il minimo dello sforzo e dei costi.

In altri mutui non è espressamente previsto che si possa cambiare il garante, ma la fideiussione è prestata in forma extracontrattuale. Questa condizione permette di cambiare garante surrogando il mutuo, operazione importante ma gratuita che ogni mutuatario può fare.

L’eventualità più sconveniente è quella in cui il mutuo non prevede espressamente il cambio del garante e la fideiussione non è stata presentata in forma extracontrattuale. L’unica possibilità per far subentrare un nuovo garante, in questi casi, è la costosa e poco pratica sostituzione del mutuo.

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali ed economiche si rinvia ai Fogli Informativi disponibili in Filiale e sul sito www.bancobpm.it.

L’erogazione del finanziamento è subordinata alla normale istruttoria da parte della banca. Il credito è garantito da un’ipoteca sul diritto di proprietà o su altro diritto reale avente per oggetto un bene immobile residenziale.

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