Mutuo ipotecario: caratteristiche e garanzia sul prestito

03/04/2023

Il mutuo ipotecario è uno dei contratti di finanziamento più conosciuti e conveniente, tramite il quale una Banca consegna una somma di denaro ad una parte, detta mutuataria, per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione di un immobile o, in alternativa, per la surroga di un mutuo già in ammortamento concesso da altro intermediario.

Il mutuatario è obbligato a restituire la somma ricevuta aumentata, però, di una quota di interessi, il tutto in un arco di tempo prestabilito, che varia da un minimo di 5 ad un massimo di 30 anni.

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Caratteristiche del mutuo ipotecario: la garanzia sul prestito

Inoltre la Banca, nel sottoscrivere un mutuo ipotecario, si assicura una garanzial’ipoteca sull’immobile per il quale è stato sottoscritto il mutuo.

Cosa significa in concreto? In caso di insolvenza la banca creditrice potrà chiedere alla magistratura di procedere alla vendita forzata del bene, facendo così valere il suo “diritto di rivalsa”. Il cliente ha diritto alla restituzione dell’eccedenza rispetto al debito residuo del finanziamento, conseguita dalla vendita dell’immobile.

Una volta estinto il mutuo, dunque pagata l’ultima rata, l’ipoteca cade insieme ai diritti della Banca stessa.

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Tipologie di mutuo ipotecario

Il mutuo ipotecario si suddivide in tre categorie che variano in base ai tassi di interesse applicati:

 

  • Tasso fisso: le quote capitali ed interessi, stabilite nel contratto, rimangono fisse per tutta la durata del mutuo. Il vantaggio è quello di essere certi, sin dal momento della stipula del contratto, degli importi delle singole rate che dovranno essere restituite alla Banca: a fronte di tale vantaggio, l’istituto solitamente applica condizioni più onerose rispetto a quelle del mutuo a tasso variabile.
  • Tasso variabile: la quota di interessi, in questo caso, può variare rispetto al tasso di partenza, seguendo le oscillazioni di un parametro di riferimento. Il vantaggio è che nella fase iniziale i tassi variabili sono più bassi rispetto a quelli fissi. Il rischio principale, ovviamente, è quello di un aumento dell’importo delle rate.
  • Tasso misto o ad opzione: le quote di interesse possono passare da fisse a variabili a scadenze prestabilite e a condizioni concordate nell’atto di stipula del contratto. I vantaggi e gli svantaggi sono alternativamente quelli del mutuo a tasso fisso e del mutuo a tasso variabile.

Differenza tra mutuo fondiario e ipotecario

Esistono molte tipologie di mutui che si differenziano tra loro non solo per gli aspetti più tecnici della stipula, ma anche per la modalità di erogazione del prestito.

La principale differenza tra mutuo fondiario e ipotecario risiede nell’importo massimo che l’istituto di credito concede ai propri clienti: nel mutuo fondiario l’importo massimo concesso è pari all’80% del minore fra il prezzo della compravendita e la valutazione stilata da un perito incaricato dalla banca, mentre in quello ipotecario non sono previsti limiti.

Nella scelta tra mutuo fondiario o ipotecario va inoltre tenuta in considerazione la finalità per la quale si richiede l’erogazione del prestito: il mutuo fondiario, infatti, viene erogato esclusivamente per l’acquisto, la ristrutturazione o la costruzione della prima casa. Anche in questo caso viene posta un’ipoteca sull’immobile, ma ci sono importanti agevolazioni sia per quanto riguarda il tasso di interesse, sia per i costi delle spese notarili.

Il mutuo ipotecario invece è un finanziamento che viene concesso anche per l’acquisto di una casa che non sia l’abitazione principale del richiedente e può anche essere richiesto per finalità differenti rispetto a una compravendita immobiliare o una ristrutturazione come, ad esempio, il consolidamento dei propri debiti. Al di là delle finalità, in tutti i casi restano invariati gli obblighi nei confronti della banca per i mutui ipotecari, vale a dire la restituzione dell’importo nelle tempistiche prefissate e la maggiorazione di una quota di interessi.

Cos'è la nota di iscrizione ipotecaria in un mutuo

Come visto in precedenza, quando viene erogato un mutuo ipotecario l’istituto di credito pone un’ipoteca sull’immobile a fonte di garanzia, spesso di un valore che oscilla tra il 150% e il 200% del valore del mutuo erogato. Con la nota di iscrizione ipotecaria viene di fatto attivata l’ipoteca che permette alla Banca di vantare un diritto sull’immobile come garanzia qualora il debitore risultasse insolvente. Basata sull’atto notarile stipulato al momento del rogito, la nota di iscrizione ipotecaria sarà quindi presentata direttamente dal notaio alla Conservatoria dei Registri Immobiliari del proprio territorio. Per quanto riguarda i costi, l’iscrizione ipotecaria è soggetta al pagamento di una percentuale fissa pari al 2% dell’importo dell’ipoteca posta sull’immobile.

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

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L’erogazione del finanziamento è subordinata alla normale istruttoria da parte della banca. Il credito è garantito da un’ipoteca sul diritto di proprietà o su altro diritto reale avente per oggetto un bene immobile residenziale.