Quanto incide lo spread sul costo dei mutui?

Quando si parla di mutui, una delle variabili che possono influire sull’importo delle rate è lo spread. Ma di cosa si tratta? Occorre fare una premessa: questo termine, ormai di largo utilizzo, è in realtà generico, utilizzato in economia per indicare un qualsiasi divario: si può misurare lo spread tra due tassi, tra due prezzi, e così via.
Solitamente quando si parla di spread ci si riferisce alla differenza tra il rendimento dei titoli di Stato italiani (BTP) e quelli tedeschi (Bund), ma il termine ha un significato ben preciso anche nel contesto dei finanziamenti: lo spread dei mutui, infatti, rappresenta la differenza tra il parametro di riferimento del mutuo e il tasso effettivamente applicato dalla banca. Come vedremo nel corso della guida, in molti casi lo spread BTP-Bund e gli spread dei mutui sono correlati tra loro, perché il primo può influenzare le scelte delle banche.
La correlazione tra spread e mutui
Partiamo quindi dai termini principali: con spread BTP-Bund si indica il differenziale tra il rendimento dei titoli di Stato italiani (BTP) e quello dei titoli tedeschi (Bund) con scadenza a 10 anni, considerati il parametro di riferimento per la solidità economica in Europa. Invece, lo spread bancario rappresenta un valore fisso aggiunto al tasso parametro di riferimento del mutuo: Euribor per i mutui a tasso variabile, Eurirs per i mutui a tasso fisso)..
Sebbene il primo possa avere effetti anche sul mercato dei finanziamenti, non esiste un legame diretto tra lo spread BTP-Bund e il tasso applicato sui mutui: le decisioni restano sempre in capo ai singoli istituti di credito, che valutano se e come adeguare le condizioni dell’offerta. Inoltre, l’eventuale impatto riguarda solo i nuovi mutui e si verifica soltanto in caso di oscillazioni consistenti.
I mutui già stipulati non vengono influenzati dalle variazioni dello spread tra titoli di Stato: i mutui a tasso variabile dipendono dall’andamento dell’Euribor e, soprattutto, dalle decisioni della Banca Centrale Europea sul tasso di interesse ufficiale. In questo contesto, lo spread BTP-Bund non ha alcuna influenza diretta. I mutui a tasso fisso, invece, possono diventare più onerosi per chi li sottoscrive dopo un aumento dei tassi, ma restano invariati per chi ha già stipulato il contratto.
Come incide lo spread sui mutui oggi
Lo spread BTP-Bund è un importante “termometro” della fiducia dei mercati nei confronti del nostro paese, e quindi della stabilità economica. Ma non è l’unico parametro, né il principale, adottato dalle banche per fissare lo spread sui mutui. Oggi lo spread sui mutui è influenzato da diversi fattori: oltre alle condizioni generali dei mercati, contano il profilo del richiedente, la durata del prestito, l’importo richiesto e la politica commerciale dell’istituto di credito. Le banche definiscono lo spread tenendo conto del rischio associato al finanziamento, per esempio in base al loan-to-value (rapporto tra l’importo del mutuo e il valore dell’immobile) e alla solidità reddituale del cliente.
L’impatto dello spread BTP-Bund sui mutui
Il differenziale tra i rendimenti dei BTP italiani e dei Bund tedeschi rappresenta uno degli indicatori chiave della fiducia degli investitori nella stabilità economica di un Paese. Poiché la Germania è considerata l’economia più solida dell’area euro, i suoi titoli di Stato fungono da benchmark. Quando lo spread BTP-Bund aumenta, significa che l’Italia è percepita come più rischiosa, e per compensare questo rischio i nostri titoli offrono rendimenti più alti: è il cosiddetto premio per il rischio.
Questa dinamica ha ricadute anche sui mutui, seppure indirette e non immediate. Le banche italiane, infatti, detengono un ampio portafoglio di BTP (oltre 200 miliardi di euro solo per i principali istituti). Se il valore di questi titoli scende per effetto dell’aumento dello spread, il patrimonio delle banche si riduce, e alcune potrebbero decidere di compensare la perdita agendo sui tassi dei nuovi mutui.
Ecco in sintesi cosa accade. Se lo spread aumenta:
- i BTP di nuova emissione offrono rendimenti più alti, rendendo meno appetibili quelli già in circolazione;
- il prezzo dei BTP già detenuti dalle banche cala, riducendo il valore del loro portafoglio;
- la svalutazione può portare a una stretta creditizia o a un aumento dei tassi di interesse sui nuovi mutui, nel tentativo di riequilibrare i bilanci;
L’aumento dei tassi non è automatico né uniforme: ogni banca decide in autonomia, e non sempre interviene subito o nella stessa misura.
Se, invece, lo spread diminuisce:
- i BTP di nuova emissione offrono rendimenti più bassi rispetto al passato;
- quelli già in portafoglio, con rendimenti più alti, diventano più richiesti e aumentano di valore;
- le banche vedono crescere il proprio patrimonio;
- in linea teorica, questo miglioramento potrebbe favorire una riduzione dei tassi sui mutui, ma anche in questo caso non è detto che ciò accada: le decisioni restano a discrezione dei singoli istituti.
In conclusione, l’impatto dello spread BTP-Bund sui mutui non è diretto, ma può generare effetti a cascata, legati alla gestione patrimoniale delle banche e alla loro strategia commerciale in un determinato contesto macroeconomico.
Euribor, Eurirs e spread: qual è il collegamento
Per comprendere meglio la dinamica del tasso applicato ai mutui, è utile distinguere tra i principali riferimenti utilizzati:
- Euribor: è l’indice a cui si legano i mutui a tasso variabile. Rappresenta il tasso medio applicato ai prestiti tra le banche europee. L’indice può variare anche di mese in mese determinando aumento o diminuzione della rata del mutuo.
- Eurirs: è il parametro di riferimento per i mutui a tasso fisso. Dipende dalle aspettative dei mercati sui tassi futuri. Una volta stipulato il mutuo a tasso fisso il valore del tasso di interesse rimane invariato per tutta la durata del finanziamento.
Euribor ed Eurirs sono indici direttamente collegati ai tassi dei mutui, mentre lo spread BTP-Bund può avere effetti più indiretti. Per esempio, se aumenta il rendimento dei BTP, lo Stato italiano dovrà versare cedole più alte agli investitori, aumentando il costo del debito pubblico. Per compensare questa maggiore spesa, potrebbe ricorrere a un aumento della tassazione, in particolare sugli immobili. Un aumento delle imposte immobiliari tende a far calare il valore delle abitazioni, e quindi può incidere sul mercato dei mutui.
L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni economiche di tutte le tipologie di mutuo fare riferimento alle Informazioni Generali sul Credito Immobiliare offerto a Consumatori disponibili anche presso le filiali della banca.
L’erogazione del finanziamento è subordinata alla normale istruttoria da parte della banca. Il credito è garantito da un’ipoteca sul diritto di proprietà o su altro diritto reale avente per oggetto un bene immobile residenziale.