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Facciamo chiarezza sull’IRS: cos’è e come si applica al mutuo

31/10/2023

L’Eurirs, o semplicemente IRS, è uno di quegli elementi della finanza che chi sta cercando un mutuo deve imparare a conoscere. EURIRS è l’acronimo di “Euro Interest Rate Swap” ed è uno specifico tipo di contratto finanziario in cui le parti coinvolte scambiano pagamenti periodici di interessi, con uno dei tassi di interesse basati sulla valuta euro.

Si tratta di un indice; in particolare, è un parametro che determina il costo dei mutui a tasso fisso.

La sua controparte per i mutui a tasso variabile è l’Euribor, con il quale andremo a fare un confronto qualche riga più in basso.

Oggi vogliamo proprio scoprire che cosa sia l’IRS, in che modo abbia a che fare con i mutui e quale sia l’andamento del tasso in questo periodo storico.

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Che cos’è l’IRS: scopriamo l’interest rate swap

Ora le cose potranno complicarsi un pochettino, ma per capire che cos’è l’IRS bisogna addentrarsi nel mondo delle banche.

Le banche sono per natura delle aziende che fanno circolare molto denaro. Spesso e volentieri, però, si ritrovano loro stesse a dover chiedere in prestito liquidità a qualcun altro! Può sembrare strano, ma è così. Concedendo un mutuo qua e una linea di credito là, anche per le banche la liquidità può diventare un limite.

Ci sono due modi in cui le banche possono ottenere liquidità al di fuori dei depositi dei correntisti:

  • Chiedendola ad altre banche
  • Chiedendola alla Banca Centrale Europea

La strada preferita, per gli istituti di credito, è quasi sempre la prima. Il tasso a cui le banche si prestano denaro tra loro, infatti, è di norma più conveniente di quello offerto dalla BCE. Questo tasso è proprio l’Euribor di cui abbiamo parlato poco fa.

Per ridurre il rischio della concessione di mutui a tasso fisso, poi, tra le banche è nato l’interest rate swap. Si tratta di un contratto tra la banca A e la banca B, che in parole molto semplici funziona così:

  • Le due banche si accordano su una cifra che fa da base per l’interest rate swap. Nessuna delle due banche versa i soldi all’altra, si tratta solo di una cifra su cui verranno calcolati gli interessi.
  • Alle scadenze pattuite, la banca A paga alla banca B gli interessi calcolandoli sul tasso Euribor di quel giorno
  • La banca B, nelle stesse date, paga alla banca A gli interessi sulla somma pattuita usando un tasso fisso già pattuito in partenza dalle due banche

Ma qual è questo tasso fisso che andrà utilizzato per il calcolo degli interessi pagati dalla banca B? Si tratta proprio dell’IRS. L’IRS, dunque, è il tasso fisso che le banche sono disposte ad accettare in cambio di pagamenti a tasso variabile a determinate scadenze.

Non è certo un concetto semplice, ma nemmeno così difficile in fondo. Vero?

Cos’ha a che fare l’IRS con i mutui?

Come ogni azienda, una banca cerca di correre il minor numero possibile di rischi. Molto spesso i rischi corsi da due banche diverse si possono bilanciare tra loro, così da rendere più sicure entrambe le parti.

Prendiamo, ad esempio, il caso di un mutuatario che richiede un mutuo a tasso fisso presso la banca A. La banca concede il mutuo, ma prevede che gli incassi sarebbero maggiori se fosse stato stipulato un mutuo a tasso variabile.

Dall’altra parte della città, una banca B si trova nella situazione opposta. Un mutuatario ha appena richiesto un mutuo a tasso variabile, ma in questo momento la banca preferisce ricevere pagamenti a tasso fisso in modo da poter gestire più facilmente i flussi di cassa.

Abbiamo due interessi contrapposti, che possono essere bilanciati da un interest rate swap. Le due banche, molto probabilmente, useranno questo strumento in modo che la banca A possa pagare un tasso fisso alla banca B, mentre la banca B pagherà un tasso variabile alla banca A.

La maggior parte dei mutuatari richiede, storicamente, un mutuo a tasso fisso. Le banche, però, preferiscono ragionare in termini di Euribor: la maggior parte della liquidità con cui gli istituti di credito conducono le loro operazioni quotidiane viene prestata da una banca all’altra proprio a questo tasso.

La conseguenza diretta è che una banca, nel momento in cui si trova di fronte ad un mutuo a tasso fisso, cercherà di coprire quel mutuo richiedendo un interest rate swap al tasso variabile Euribor ad un’altra banca. Ecco perché i mutui a tasso fisso sono agganciati al tasso IRS e perché più questo tasso è alto, più saranno cari gli interessi da pagare sul mutuo.

Il tasso IRS oggi

In questo particolare periodo storico, sia il tasso Eurirs che il tasso Euribor sono molto bassi. Le politiche della Banca Centrale Europea sono mirate appositamente a creare questa situazione. I motivi principali sono due:

  • Il ridotto tasso di crescita dell’Eurozona dalla crisi del 2008 in poi;
  • L’emergenza Covid-19 che ha messo in ginocchio l’economia, rendendo necessarie tante iniezioni di liquidità a bassi tassi di interesse per far ripartire le imprese.

Prendendo in mano qualunque tabella con l’andamento del tasso IRS, rimarrai sorpreso nello scoprire che ad oggi questo tasso è addirittura negativo. Questo, dunque, è sicuramente un buon momento per richiedere un mutuo; molti mutuatari ne hanno già approfittato, e magari dovresti pensarci anche tu.

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali ed economiche si rinvia ai Fogli Informativi disponibili in Filiale e sul sito www.bancobpm.it.

L’erogazione del finanziamento è subordinata alla normale istruttoria da parte della banca. Il credito è garantito da un’ipoteca sul diritto di proprietà o su altro diritto reale avente per oggetto un bene immobile residenziale.

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