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Prestito per matrimonio: come funziona?

20/03/2023

I mesi che precedono il matrimonio sono tra i più impegnativi nella vita di una coppia: il periodo, che ha inizio con la proposta e termina nel giorno della cerimonia, è infatti dedicato all’organizzazione del rito, del ricevimento e del viaggio di nozze degli sposi. Tutto deve essere programmato nei dettagli, da soli o con l’aiuto di un wedding planner, affinché la giornata risulti speciale e memorabile per la coppia e per gli invitati, senza che si verifichi alcun intoppo durante i festeggiamenti.

Per potersi dedicare in tutta serenità alla cura dei dettagli della cerimonia e per non sentirsi limitati nella scelta degli abiti, della location e di tutto il necessario per realizzare il proprio sogno, sono molte le coppie che scelgono di chiedere un prestito per il proprio matrimonio: anche quando è possibile usufruire dei propri risparmi o beneficiare dell’aiuto economico dei familiari, un prestito permetterà ai fidanzati di gestire ogni pagamento con maggiore tranquillità.

Nel calcolo preventivo del budget, inoltre, è essenziale riservare anche una somma extra da dedicare a quelli che potrebbero essere degli eventuali imprevisti che si potrebbero presentare durante l’organizzazione di un matrimonio.

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Quale prestito chiedere per organizzare il matrimonio

I prestiti che possono essere richiesti dai fidanzati o dai genitori che desiderano aiutare i figli prossimi alle nozze sono diversi e devono essere scelti in base alle diverse esigenze di ciascuna coppia.

Sono fondamentalmente due, le tipologie di prestito a cui ricorrere, quando si organizza un matrimonio: il prestito finalizzato e il prestito personale. Tuttavia, esiste anche la possibilità, per i dipendenti pubblici, di accedere ad altri prestiti speciali, appositamente pensati per la loro categoria.

Il prestito finalizzato

La prima forma di prestito per matrimonio che può essere scelta dalla coppia, è quella del prestito finalizzato. In questo caso, il contratto di finanziamento viene stipulato direttamente presso un rivenditore scelto dalla coppia per l’acquisto di beni che si avvale di un convenzionamento con una finanziaria; con un prestito finalizzato, si possono generalmente acquistare beni di un certo costo, come ad esempio i mobili.

Quando viene scelto il prestito finalizzato, è direttamente la finanziaria a versare la somma dovuta al rivenditore e gli sposi rimborseranno poi il prestito all’ente erogatore, pagando in comode rate mensili, secondo quanto stabilito in fase di stipula nel piano di ammortamento del prestito.

Quando si accede a un prestito finalizzato, è il rivenditore prescelto a occuparsi della parte burocratica: sarà lui a fornire alla banca tutta la documentazione necessaria per ottenere il finanziamento.

Il prestito personale

Nell’organizzazione del matrimonio, può rivelarsi una comoda opzione anche quella di richiedere un prestito personale: in questo caso, gli sposi devono avanzare presso la banca una richiesta della cifra desiderata, che verrà accreditata direttamente sul conto/IBAN fornito dalla coppia. In questo caso, non è necessario comunicare all’Istituto di Credito i motivi del prestito, ma è opportuno calcolare in anticipo l’intera somma da richiedere, che sarà erogata in un unico versamento.

Questa forma di prestito risulta particolarmente conveniente, perché consente di effettuare tutte le spese in totale libertà. Generalmente, è possibile ottenere somme che arrivano fino ai 75.000 euro (da restituire a rate) e non è richiesta la garanzia di beni immobili.

Il prestito per i dipendenti pubblici

I dipendenti e i pensionati della Pubblica Amministrazione iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali, purché possano contare sul versamento di almeno 4 anni di contributi, hanno il diritto di accedere ai prestiti per dipendenti pubblici, che possono essere richiesti entro un anno dalla data del matrimonio, proprio o dei figli.

Questo finanziamento può essere utilizzato per il pagamento del rito religioso o civile, dei decori per la sala, dell’abbigliamento degli sposi.

La somma massima che può essere erogata non deve superare in nessun caso le quattro mensilità di stipendio o pensione del richiedente, al netto delle tasse. La somma concessa viene accreditata sullo stesso conto indicato dal richiedente per l’accredito dello stipendio o della pensione.

Come richiedere un prestito per matrimonio

Dopo aver valutato le diverse forme di prestito che è possibile chiedere in previsione del proprio matrimonio (o per finanziare le nozze dei propri figli), ecco alcune informazioni che chiariscono meglio come sia possibile richiedere il prestito desiderato.

Come prima cosa, è necessario individuare un elenco sicuro e affidabile degli Istituti di Credito abilitati all’erogazione dei prestiti, consultando la sezione “Albi ed elenchi di vigilanza” sul sito ufficiale della Banca d’Italia. Utilizzando siti comparatori e visitando i siti ufficiali degli Istituti di Credito, è inoltre possibile usufruire dei servizi di calcolo online, in grado di fornire preventivi veloci.

Possono avere accesso al prestito tutti i cittadini con regolare residenza in Italia di età compresa tra i 18 e i 70 anni. Inoltre, il prestito potrà essere erogato più facilmente, se il richiedente risulterà non essere mai stato inserito nella lista dei protestati e se risulterà in regola con i pagamenti di eventuali prestiti precedenti. Infine, è opportuno evitare richieste sproporzionate, rispetto alla propria capacità di rimborso del prestito.

Per inoltrare la richiesta di un prestito personale per matrimonio o di un prestito per dipendenti pubblici, il richiedente deve presentare la propria busta paga all’Istituto di Credito selezionato, se lavoratore dipendente o il cedolino della pensione, se pensionato; i lavoratori autonomi devono invece presentare il modello unico.

Nel caso si decida di chiedere un prestito finalizzato, sarà il rivenditore prescelto a indicare al cliente tutta la documentazione da fornire e a presentarla alla finanziaria; solitamente, sono richiesti i dati anagrafici e la busta paga o la dichiarazione dei redditi.

Come funziona il rimborso

Dopo aver ottenuto il prestito, questo andrà rimborsato in rate mensili calcolate base al piano di ammortamento.

Il costo del rimborso viene calcolato considerando la somma richiesta, le spese per le pratiche, il tasso di interesse e le eventuali spese per le rate. Il costo complessivo, quindi, può essere generalmente individuato in percentuale nel TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), mentre considerando esclusivamente il TAN (Tasso Annuo Nominale) non si valutano provvigioni, spese e imposte dovute per il prestito.

Nel caso dei prestiti finalizzati e dei prestiti personali, i rimborsi avvengono tramite addebito su conto corrente, ma i versamenti possono essere effettuati anche con carta di credito o bollettino postale.

Nel caso dei prestiti a dipendenti pubblici, la somma concessa deve essere restituita a rate, entro un tempo massimo di 60 mesi dall’erogazione del prestito e l’importo dovuto per il rimborso viene trattenuto automaticamente dallo stipendio o dalla pensione del richiedente.

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

Messaggio pubblicitario a finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali si rinvia ai fogli informativi e/o alla documentazione contrattuale disponibili sul sito www.bancobpm.it e presso le filiali della Banca.

L’erogazione del finanziamento è subordinata alla normale istruttoria da parte della banca. Il credito è garantito da un’ipoteca sul diritto di proprietà o su altro diritto reale avente per oggetto un bene immobile residenziale.

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