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Mutuo e conto corrente con banche diverse: si può?

21/10/2020

Si può avere un contratto di mutuo con una banca ma mantenere il conto corrente da un’altra parte?

Questa è una domanda molto comune tra i mutuatari. La risposta è molto facile: dal 2005, per effetto del decreto Salva Italia, non c’è nessun problema ad avere un contratto di mutuo separato dal conto corrente. Le banche non possono imporre a nessun cliente l’apertura di un conto, nemmeno a chi richiede un mutuo.

Lo stesso vale per le polizze assicurative; il mutuatario può scegliere la polizza scoppio e incendio che preferisce, mentre tutte le altre non sono obbligatorie.

Detto questo, ci sono dei buoni motivi per cui potresti comunque considerare di spostare il tuo conto corrente presso la banca dove richiedi il mutuo, oppure di aprirne uno senza chiudere quello che hai già.

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Perché considerare l’apertura del conto corrente dove si richiede il mutuo

Tendenzialmente con le banche vale una regola generale: più servizi si richiedono allo stesso istituto di credito, più trattamenti di favore e offerte interessanti si ottengono. Questo vale soprattutto presso le banche tradizionali, dove il rapporto personale con il team della filiale gioca un ruolo importante; nelle banche online questo effetto si riduce parecchio.

Considerando che un mutuo è un’operazione molto importante, la banca potrebbe offrirti in cambio un conto corrente con diverse agevolazioni. Esempi sono un canone ridotto o addirittura nullo, bonifici gratuiti, prelievi senza commissioni all’estero e così via. Sono concessioni che si fanno abbastanza facilmente ai clienti che hanno in corso con la banca rapporti commerciali importanti, come un contratto di mutuo.

Un altro motivo valido sono le garanzie offerte dal conto corrente. Un istituto di credito si sente più “tranquillo” quando tra i conti correnti che gestisce c’è quello del cliente mutuatario. Per questo è possibile che, scegliendo di non aprire un conto presso la banca, si vada a incorrere nella richiesta di garanzie aggiuntive.

Bisogna sempre mettere le cose sulla bilancia, ma chi sarebbe disposto a coinvolgere un garante esterno solo per risparmiare 4/5€ al mese sul canone del conto corrente? Se la banca dà molto peso a questo fattore, tanto vale accettare la proposta ed evitare che si alzino delle barriere sul fronte delle garanzie.

Da ultimo, avere il conto corrente e il mutuo presso la stessa banca aiuta a gestire con più semplicità gli incassi delle rate. Può capitare che un problema di comunicazione tra le due banche ti dia qualche noia, specialmente all’inizio, che puntualmente richiede il tuo intervento per essere risolta.

Prova a usare il conto corrente in fase di negoziazione

Alle banche fa sempre comodo un conto corrente in più. D’altronde la raccolta è la prima attività di cui una banca deve occuparsi per essere definita tale.

Giocando bene le tue carte, potresti riuscire a ottenere uno sconto sul mutuo grazie al “jolly” del conto corrente.

Come probabilmente già saprai, gli interessi sul mutuo sono dati da due componenti: la prima è il tasso di riferimento, che può essere l’Euribor o l’IRS, e la seconda è lo spread. La banca presso cui stai richiedendo un mutuo potrebbe essere d’accordo ad abbassare lo spread in caso tu portassi presso tale istituto di credito il tuo conto corrente.

Non è un elemento facile da far valere in fase di negoziazione e non farà nemmeno una differenza granché significativa, ma vale la pena tentare. In alternativa puoi tentare, come accennavamo inizialmente, di ottenere un conto corrente con condizioni particolarmente favorevoli.

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

Messaggio pubblicitario a finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali si rinvia ai fogli informativi e/o alla documentazione contrattuale disponibili sul sito www.bancobpm.it e presso le filiali della Banca.

L’erogazione del finanziamento è subordinata alla normale istruttoria da parte della banca. Il credito è garantito da un’ipoteca sul diritto di proprietà o su altro diritto reale avente per oggetto un bene immobile residenziale.

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