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Come posso controllare il piano di rimborso di un mutuo?

24/05/2022

Prima di firmare un contratto di mutuo, è sempre opportuno valutare con attenzione il relativo piano di rimborso, in modo tale da poter essere sicuri della sua correttezza e della sostenibilità da parte nostra. Il piano di rimborso, noto perlopiù come “piano di ammortamento”, è il prospetto di restituzione del debito, che riporta le rate periodiche scadenti a intervalli solitamente mensili.

Ma come si fa a tenere sempre sotto controllo le rate e spese previste dal piano di rimborso una volta sottoscritto il mutuo? Conoscere quel che si paga e rispettare ogni scadenza è di notevole importanza e grazie a tale strumento sarà molto semplice impostare le modalità preferite per la restituzione del capitale e prevedere i pagamenti futuri ai quali dover far fronte. Cerchiamo di approfondire meglio l’argomento qui di seguito.

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Che cos'è il piano di rimborso di un mutuo?

Il mutuo è il contratto con cui un soggetto, detto creditore o mutuante (di solito una società finanziaria o una banca), concede una determinata quantità di denaro a un altro soggetto, detto mutuatario, che si impegna a rimborsare la somma ricevuta per l’acquisto di un immobile secondo rate e modalità previste da un preciso piano di ammortamento.

Trattasi in sostanza di un programma dettagliato di restituzione, calcolato già in sede di concessione del finanziamento, che fornisce indicazioni circa l’ammontare delle rate attraverso le quali estingueremo il debito.

La somma presa in prestito , comprensiva degli interessi calcolati sulla base di tassi di riferimento specifici, dovrà essere restituita attraverso dei versamenti periodici da effettuare per un tempo concordato: le rate. Ogni rata è composta dalla quota capitale, cioè l’importo del finanziamento restituito, e dalla quota interessi, cioè l’interesse maturato.

Il piano di rimborso definisce le modalità di restituzione del capitale erogato dalla banca e degli interessi che ne scaturiscono. Entrando più nel dettaglio, questo piano stabilisce:

  • l’importo della rata;
  • la data entro la quale il debito dovrà essere estinto;
  • la periodicità delle singole rate (mensile, trimestrale, semestrale ecc.);
  • i criteri per determinare, a ogni scadenza, la quota capitale e la quota interessi di ogni singola rata.

Gli elementi da prendere in considerazione per costruire un piano di ammortamento sono l’importo del prestito, il tasso annuo di finanziamento e la durata in anni.

Come controllare il piano di rimborso di un mutuo?

Il piano di ammortamento  è riportato in una tabella che normalmente viene allegata al contratto di mutuo per permettere al mutuatario di esaminare con attenzione la suddivisione delle rate dovute e la composizione delle stesse. Per legge, la banca è tenuta a consegnare al cliente questo documento, che contiene le informazioni più importanti riguardanti il mutuo, citate in precedenza. La mancata allegazione del piano di ammortamento comporta l’invalidità del contratto di mutuo.

Ovviamente questa tabella è utile solo per i mutui a tasso fisso, nei quali il piano di ammortamento può essere considerato definitivo. In questo caso, per avere indicazioni precise sul pagamento delle rate basterà consultare il documento ricevuto insieme al contratto di mutuo oppure richiedere il piano di rimborso alla banca o consultare il documento riepilogativo inviato a fine anno.

Se invece il tasso è variabile, le quote capitale e interesse devono essere ricalcolate ad ogni variazione del tasso. Ne deriva che il piano di restituzione allegato al contratto è puramente indicativo in quanto l’ammortamento è calcolato in base al tasso in vigore al momento della firma.

In questo caso, per conoscere esattamente il capitale residuo, cioè l’importo che deve essere ancora rimborsato, è necessario verificare le comunicazioni inviate periodicamente dalla banca. In particolare, è possibile controllare l’importo della rata sul documento di avviso di scadenza della stessa. In alternativa, ci si può rivolgere direttamente all’istituto di credito, recandosi di persona presso una filiale oppure parlando telefonicamente con un addetto.

Tipologie di piano di rimborso di un mutuo

Passiamo ora a parlare delle tipologie di piani di ammortamento esistenti. Le più famose sono il piano di ammortamento alla francese e il piano di ammortamento all’italiana, ma esistono anche altre tipologie.

Piano di ammortamento alla francese

Il piano di rimborso più utilizzato in Italia è il sistema alla francese, anche detto piano di ammortamento progressivo o a rata costante, che consiste nel rimborsare una rata fissa composta da una quota crescente di capitale e una quota decrescente di interessi. Semplificando, nella parte iniziale del mutuo si pagano soprattutto interessi mentre in quella finale le rate sono costituite prevalentemente da capitale e in minima parte da interessi.

Infatti, gli interessi vengono calcolati sul capitale residuo e quindi, a mano a mano che il capitale viene restituito, la quota interessi si riduce (perché diminuisce il debito residuo su cui viene conteggiata) mentre quella capitale aumenta.

Il piano di ammortamento alla francese prevede che le rate siano costanti, ossia di importo sempre uguale per l’intera durata del piano di rimborso, a prescindere che si parli di mutuo a tasso fisso  o variabile. Detto ciò, va però precisato che qualora il tasso di interesse con il quale si è stipulato il mutuo sia variabile, la quota interessi della singola rata potrà variare in funzione della variazione del parametro di indicizzazione del finanziamento.

Piano di ammortamento all'italiana

Piano di rimborso meno utilizzato ma più semplice da calcolare è il piano di ammortamento all’italiana, caratterizzato da rate decrescenti man mano che ci si avvicina alla scadenza del mutuo. In questo caso, la quota capitale è costante mentre la quota interessi è decrescente.

Questo metodo, rispetto a quello alla francese, comporta un esborso totale di interessi inferiore poiché la restituzione del capitale residuo avviene più velocemente. È giusto precisare che nella scelta del piano di ammortamento, la variazione nella composizione della rata è importante anche perché incide sulle detrazioni fiscali.

Altre tipologie di piani di rimborso

La scelta del tipo di piano di ammortamento non si limita a sole due opzioni. Esiste, ad esempio, anche il piano a rimborso libero, in cui le rate sono costituite dalla quota interessi e sono calcolate in base al capitale residuo e alla periodicità del rimborso.

Un altro piano di restituzione a cui si può ricorrere è il piano di ammortamento tedesco, che è molto simile al metodo francese poiché prevede anch’esso rate costanti, ma si differenzia per un fatto cruciale: gli interessi vengono corrisposti anticipatamente, cioè all’inizio del periodo in cui matureranno.

Più complicato da calcolare è il piano di ammortamento all’americana, che coinvolge due operazioni, una di finanziamento e l’altra di investimento. Questa caratteristica fa sì che a volte venga denominato piano a due tassi. In sostanza, la rata viene scissa in due parti: la prima sostiene il costo degli interessi mentre la seconda va a formare un piano di accumulo  a tasso minore. In altre parole, il capitale viene restituito solo alla scadenza, e non rata per rata. Banco BPM come la quasi totalità delle banche italiane utilizza per i propri mutui il piano di ammortamento alla francese.

 

 

 

L’articolo è di carattere divulgativo aggiornato alla data di pubblicazione. Per conoscere l’offerta della Banca consulta l’area Prodotti.

 

 

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L’erogazione del finanziamento è subordinata alla normale istruttoria da parte della banca. Il credito è garantito da un’ipoteca sul diritto di proprietà o su altro diritto reale avente per oggetto un bene immobile residenziale.

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